Fare business in Brasile: focus a Treviso il 16 luglio

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Lievitano fino all’80% i prezzi delle importazioni in Brasile a causa dei pesanti dazi che generano una difficoltà di accesso ad un mercato che, soprattutto nel design furniture, ha visto un raddoppio delle importazioni dal 2006 ad oggi, con la presenza a San Paolo di un vero e proprio design district formato dai più prestigiosi marchi italiani tra cuiB&B Italia, Rimadesio, Minotti, Molteni&C, Arper, Moroso.

Legno e arredo: export raddoppiato tra 2005 e 2011

«Per aggirare tali dazi – Osserva l’avv. Carlo Mosca, managing partner di Lexmill, Treviso – si può delocalizzare, aprendo uno stabilimento in loco, e prestando attenzione al fatto che se la produzione non avviene totalmente in Brasile, ma viene parzialmente svolta in altri Paesi, la situazione si complica. Ricordo anche che la mera triangolazione di prodotti finiti risulta sanzionata pesantemente, anche sotto il profilo penale». Dazi o non dazi, in Brasile è importante esserci: secondo Federlegno dal 2005 al 2011 le esportazioni di arredo made in Italy sono aumentate da 9 a 18,4 milioni (fonte Cosmit/FederlegnoArredo su dati Istat).

Il 16 luglio a Treviso un focus per fare affari in Brasile

Il 16 luglio a Treviso ne parleranno l’avvocato Rafael Domingos Faiardo Vanzella, studio legale Machado Meyer di San Paolo (Brasile), assieme agli avvocati Carlo Mosca e Greta Baggio di Lexmill Treviso che affronteranno il tema delle più comuni forme societarie usate e consigliate per fare impresa in Brasile, dalla Sociedade Limitada (LTDA): forma societaria adatta alle aziende straniere che intendono operare in Brasile con agilità ed autonomia; la Sociedade Anonima – Società Anonima (S.A.), forma societaria utilizzata in caso di necessità di emettere azioni o di quotazione alla borsa valori; la EIRELI, Società Individuale di Responsabilità Limitata, riservata alle persone fisiche. Si può essere competitivi sul mercato brasiliano producendo in loco, ovvero importando a dazi agevolati, in questo caso i prodotti, secondo le regole LAIA – Latin American Integration Association sulla della determinazione dell’origine dei prodotti, devono originare dai Paesi aventi un regime preferenziale con il Brasile, quali Uruguay e Paraguay.

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