Semplificazioni: per gli edili «solo una cura palliativa»

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«Il pacchetto Semplificazioni rappresenta solo una ‘cura palliativa’ per un settore in forte sofferenza: prevede interventi importanti ma non sufficienti se non vengono accompagnati da cambiamenti strutturali soprattutto per quanto concerne Patto di stabilità, accesso al credito e pressione fiscale».

Fortunato Serpelloni

Il presidente di Ance Verona, Fortunato Serpelloni

Fortunato Serpelloni, presidente di Ance Verona, commenta con queste parole il pacchetto Semplificazioni che verrà discusso mercoledì 19 giugno dal Consiglio dei Ministri. «Quelle approvate sono misure atte a facilitare in particolare gli interventi di ristrutturazione, fondamentali anche nella nostra provincia per dare lavoro alle imprese – spiega Serpelloni – tuttavia queste misure non possono bastare per risollevare il settore».

Le principali misure per l’edilizia nel pacchetto Semplificazioni

Di seguito, le principali misure per il settore edile previste all’interno del pacchetto Semplificazioni.

  • Le ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione non dovranno più rispettare il vincolo della sagoma, ma solo quello della volumetria. In questo modo sarà sufficiente la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e non ci sarà più bisogno del permesso di costruire.
  • L’interessato, anche prima di presentare la Scia o la comunicazione di inizio lavori, potrà richiedere al Sue (Sportello unico dell’edilizia) di acquisire gli atti di assenso necessari per l’intervento edilizio. Si dimezzano i tempi: se entro 30 giorni gli atti di assenso non vengono rilasciati il Sue indice la conferenza di servizi.
  • Proroga di due anni per Permesso di costruire, Dia e Scia: in questo modo i lavori non dovrebbero più iniziare entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo e concludersi entro tre anni dall’avvio dei lavori, ma avrebbero a disposizione un tempo maggiore.
  • Agevolazioni per i lavori relativi agli immobili vincolati: in caso di inerzia da parte della Soprintendenza, il Comune può pronunciarsi a prescindere dal parere.
  • Possibilità di rilascio del Durc con procedura compensativa anche agli appalti pubblici e a quelli privati del settore edile. Ciò significa che sarà possibile avere diritto al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva compensando debiti e crediti vantati nei confronti dell’Amministrazione.

Le richieste: allentamento del Patto di stabilità, investimenti pubblici, credito alle famiglie

«Lo ripetiamo da tempo – aggiunge – serve un allentamento del Patto di stabilità che consenta ai comuni e alle piccole amministrazioni di investire le risorse in infrastrutture, edilizia scolastica, riqualificazione del patrimonio pubblico. E’ necessario poi facilitare l’accesso al credito alle famiglie che richiedono un mutuo per l’acquisto di una casa. A questo proposito potrebbe essere utile il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti affinché si faccia garante in ultima istanza nei confronti delle banche e, nel settore pubblico, dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese». Secondo Serpelloni è necessario intervenire anche sulla pressione fiscale, rimodulando la tassazione sugli immobili residenziali. «Solo intervenendo su queste leve strutturali – aggiunge Serpelloni – sarà possibile far ripartire l’economia, oltre che il settore edile. Le intenzioni alla base del Pacchetto Semplificazioni sono lodevoli, ma da sole non bastano».

 

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