Distretti produttivi: bene occhiali, prosecco e pasta

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I distretti veneti cominciano a vedere la luce efanno registrare un miglioramento della performance. Non senza difficoltà: è in atto, infatti, un forte processo di selezione e ristrutturazione.Positiva l’evoluzione dei distretti del Veneto, in evidenza l’occhialeria di Belluno e due distretti agro-alimentari, il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e i dolci e la pasta veronesi. Positivi anche tutti i distretti del sistema casa. Lo rivela il “Monitor Distretti” di Intesa Sanpaolo. Nel complesso triveneto, 20 distretti su 34 si trovano in territorio positivo (dati al 30 settembre).

Veneto: si distinguono l’occhialeria, il prosecco e la pasta
Positiva l’evoluzione dei distretti del Veneto che, nonostante la frenata in Germania, sono riusciti a crescere grazie ai buoni risultati ottenuti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Cina, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Si sono messi in evidenza l’occhialeria di Belluno e due distretti agro-alimentari, il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene e i dolci e la pasta veronesi. In territorio positivo anche tutti i distretti del sistema casa della regione. E’ ancora presto per dire se il peggio sia stato superato: nel settore, infatti, è in atto un profondo processo di selezione e ristrutturazione e anche i distretti più dinamici sono lontani dal pieno recupero di quanto perso negli anni passati.

Trentino Alto Adige superstar, male il Friuli Venezia Giulia
Al primo posto si trovano i distretti del Trentino Alto Adige, che hanno riportato la miglior dinamica nel tessuto distrettuale italiano. In evidenza, le mele dell’Alto Adige che sono tornate a crescere nel loro principale mercato di sbocco, la Germania. Bene anche i due distretti vitivinicoli della regione grazie alla spinta degli Stati Uniti. Male, invece, per il Friuli Venezia Giulia, che registra un peggioramento delle performance. Hanno pesato la componentistica e termoelettromeccanica friulana, il mobile di Pordenone e le sedie e i tavoli di Manzano. Aumenti di export significativi per i due distretti del sistema casa (elettrodomestici di Pordenone e coltelli e forbici di Maniago) e per i due dell’agro-alimentare (vini del Friuli e prosciutto di San Daniele). Sul fronte dell’export, nel terzo trimestre 2012 a livello triveneto non c’è una variazione sostanziale: ha pesato il forte calo del Friuli Venezia Giulia (-10,7%). Migliore è stato l’andamento del Veneto (+2,4%) e del Trentino Alto Adige (+10,8%).

Segnali negativi dai poli tecnologici
Segnali negativi vengono poi dai tre poli tecnologici del Triveneto che, in controtendenza rispetto alla media nazionale, hanno registrato una riduzione delle vendite estere. Pesano i dati negativi del biomedicale di Padova e dell’ICT veneto. Segnali di recupero, invece, vengono dall’ICT di Trieste.

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