Mancata quotazione Ieg, il sindaco di Vicenza: «Chiedo spiegazioni»

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Acque agitate tra Ieg, la società che possiede le fiere di Rimini e Vicenza, e il comune e la provincia vicentini, enti soci di Ieg tramite il veicolo Vicenza Holding. Dopo l’improvviso dietrofront di Italian Exhibition Group sulla quotazione in Borsa, prevista nei prossimi giorni e invece saltata, il sindaco di Vicenza e presidente della provincia Francesco Rucco ha chiesto spiegazioni ai vertici riminesi: «Chiederò un incontro per avere chiarimenti in merito» afferma Rucco in una nota.

«Ci sono dati obiettivi che in questo momento rendono il mercato non favorevole, ma ci sono anche situazioni interne alla società che meritano un approfondimento – prosegue -. Auspico per il futuro che ci sia maggiore condivisione delle decisioni, visto che in questo caso non solo non siamo stati coinvolti, ma neppure la rappresentanza vicentina in Ieg ha ritenuto doveroso tenerci informati su ciò che stava accadendo. Un metodo che non possiamo accettare e che di certo va rivisto. Da parte di Provincia e Comune di Vicenza esprimo, quindi, rammarico per quanto accaduto, e auspico il massimo impegno da parte di tutti per la concretizzazione del piano industriale Ieg e degli investimenti previsti a Vicenza».

Intanto c’è il caso delle dimissioni di Michela Cavalieri dal cda di Ieg: la consigliera, già assessore al bilancio della precedente giunta comunale guidata da Achille Variati, ha rinnovato la sua disponibilità a rimettere il mandato, scelta già fatta ma che in precedenza aveva vincolato alla buona riuscita della quotazione. E scoppia la polemica  nella polemica, con Cavalieri che accusa Rucco di «scaricabarile» perché nel suo comunicato la accusa, in qualità di «rappresentanza vicentina in Ieg», di non aver tenuto informato il sindaco delle novità. «Come gli altri membri del consiglio di amministrazione – si difende la consigliera in una nota del 6 dicembre – ho avuto informativa dell’esito sfavorevole dell’operazione ieri sera verso le ore 18 con mail dell’amministratore delegato, sostanzialmente in concomitanza all’uscita del comunicato stampa della società».

Il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni, che oggi 7 dicembre presenterà i risultati annuali del gruppo, rigetta ogni accusa: «È peraltro una solenne sciocchezza – dichiara – tentare di addossare responsabilità individuali al nostro amministratore delegato, che ha lavorato invece, e lo dico con convinzione e determinazione, come meglio non si sarebbe potuto. Quando una certa politica, e mi riferisco a dichiarazioni apparse oggi (6 dicembre, ndr) su alcuni giornali, tenta di applicarsi a questioni complesse rischia di denunciare una vocazione alla banalità e all’incompetenza. Ribadisco che le vere e uniche ragioni del nostro ritiro dell’offerta stanno scritte nel comunicato diffuso ieri e riguardano l’inconsistenza di un mercato, o di una parte di esso, figlio impaurito del ciclo economico del Paese».

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