Fondazione Cassamarca, fine di un'epoca: De Poli lascia dopo 26 anni

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Fondazione Cassamarca volta pagina. Dino De Poli, primo e unico presidente della fondazione bancaria costituita a Treviso nel 1992, ha chiuso il suo ultimo mandato partecipando al Consiglio di indirizzo che si è svolto martedì 4 dicembre. De Poli, 89 anni compiuti lo scorso 24 agosto, ha concluso la sua esperienza ultradecennale ringraziando i collaboratori, quindi se n’è andato senza rilasciare dichiarazioni.
Insieme a lui lasciano per raggiunti limiti di mandati anche il vicepresidente Ulderico Bernardi, il professor Ferruccio Bresolin e il segretario generale Carlo Capraro. Il Consiglio d’indirizzo ha designato i nove membri del nuovo board, sei dei quali sono stati confermati, e ha fissato la prossima seduta all’11 dicembre per eleggere il nuovo presidente.

Per l’eredità c’è il professor Garofalo

Secondo indiscrezioni, l’erede di De Poli alla guida del Consiglio d’indirizzo potrebbe essere l’avvocato Luigi Garofalo, docente ordinario di Diritto romano nella sede trevigiana dell’Università di Padova. Per la presidenza del Cda invece si fa il nome di Gian Paolo Gobbo, ex sindaco di Treviso ed ex segretario della Liga Veneta.
Il bilancio 2017 di Fondazione Cassamarca si è chiuso con un disavanzo di 53 milioni e un patrimonio netto di 308 milioni, contro i 490 dell’anno precedente. Il debito verso Unicredit, di cui Fondazione detiene ancora una partecipazione minima, è pari a 182 milioni e scade nel 2020. Insomma, chi guiderà Fondazione Cassamarca dovrà cercare di mettere i conti in ordine e garantire le erogazioni al territorio.

Alessandro Macciò

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