Veneto, cresce l'export: +2,9%. Ma ancora poche imprese ci provano

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La capacità di esportazione delle imprese venete continua a crescere: nei primi nove mesi del 2018 il volume delle esportazioni ‘made in Veneto’ ha superato del 2,9% il corrispondente periodo del pur brillante 2017. Tradotto in cifre, le 28.864 imprese venete che esportano tra gennaio e settembre hanno venduto merci all’estero per un valore pari a 47 miliardi di euro, superando in prospettiva il consuntivo 2017 che attestò una capacità di esportare pari a 61,6 miliardi di euro,  a sua volta in crescita del 5,6 per cento rispetto al 2016.  Lo certifica Statistiche Flash, il periodico dell’Ufficio Statistica della Regione che ha misurato la dinamica delle esportazioni dei settori produttivi veneti. Il Veneto è la seconda regione in Italia nella classifica dell’export tricolore, con una propensione all’export pari al 38 per cento del Pil e una quota di esportazioni pari al 14 per cento di quelle nazionali.

I settori che meglio sanno meglio conquistare i mercati esteri sono la meccanica (più 6,2%) la moda (più 2 %), il settore chimico e farmaceutico (più 0,8%) e le produzioni agroalimentari (in crescita dello 0,3%).  Le province più propense a guardare ai mercati internazionali sono Vicenza (13,2 miliardi il valore delle merci esportate nei primi nove mesi del 2018), Treviso (10,1 miliardi), Verona (8,5 miliardi) e Padova (7,4 miliardi). Germania e Francia sono i principali mercati di riferimento per le imprese venete, orientate in prevalenza verso mercati e paesi comunitari; ma i produttori veneti si dimostrano capaci di conquistare anche nuovi mercati emergenti extraeuropei: il Messico (più 15 %), l’India  (più 11,8 per cento) e il Brasile (più 16,2%). Appaiono invece in sensibile calo le esportazioni verso il Medio Oriente.

Il report di dicembre dell’Ufficio statistica mette in luce la concentrazione dell’export veneto: l’80% del valore dell’export è realizzato dal 10% delle imprese. «Se tutte le imprese venete potenzialmente esportatrici adottassero le strategie di innovazione e di internazionalizzazione delle imprese che abitualmente esportano –  ipotizza il report –  si genererebbe un fatturato aggiuntivo di 470 milioni di euro, facendo crescere dell’1,3 per cento il valore industriale della Regione».

«Ancora una volta il Veneto si conferma la seconda Regione italiana per valore di esportazioni –commenta l’assessore al turismo e al commercio estero, Federico Caner – Un primato creato dalla grande capacità innovativa dei nostri imprenditori, che hanno saputo sviluppare un sistema produttivo non solo dinamico ed efficiente, ma anche attento alla domanda internazionale. Ma, va ricordato, a ‘vocazione’ ad esportare è il risultato anche della tradizionale attitudine veneta a fare sistema tra pubblico e privato. Il supporto della Regione alle attività e ai programmi di promozione dell’export offre anche alle aziende di più piccole dimensioni, che da sole avrebbero difficoltà a sostenere le spese e a decidere nuove sfide nei mercati esteri, importanti occasioni per farsi conoscere ed apprezzare anche all’estero».

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