Qualità della vita, Belluno al terzo posto tra le province italiane

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È arrivato quel momento dell’anno in cui la domanda «Dove si vive meglio in Italia?» ha una risposta. E questa è: il Nordest. In particolare, per quanto riguarda il Veneto, la città con il più alto tasso di qualità di vita è Belluno, che si piazza sul terzo gradino del podio, direttamente dopo Bolzano e Trento, confermando la triade del 2017. Lo afferma l’indagine sulla qualità della vita condotta dal dipartimento di scienze sociali ed economiche dell’università La Sapienza nella cornice del quotidiano Italia Oggi, che nel 2018 arriva alla 20esima edizione.

L’esame si propone di analizzare annualmente le performance di 110 città italiane, classificandole sulla base di 84 indicatori riconducibili a 9 aree di analisi: disagio sociale e personale, criminalità, popolazione, sistema salute, servizi finanziari e scolastici, tempo libero e tenore di vita.

I risultati delle province venete

Nello specifico le province venete si collocano tutte nella metà superiore della classifica, con Treviso al nono posto (scivolando via dal 6° posto del 2017, ma primeggiando nella sezione sicurezza), Verona al 14esimo, Padova al 25esimo (risalendo di 9 punti la classifica), Vicenza al 26esimo (ben 22 posti più in basso rispetto al 4° posto del 2017), Rovigo al 49esimo (in risalita di 14 punti).

La città metropolitana di Venezia è l’unica nella seconda parte della classifica, in caduta libera dal 41esimo al 62esimo posto. «Hanno pesato i dodici morti per droga. Siamo diventati la capitale mondiale dei morti di droga. E questo ha influito» così commenta sul Gazzettino Gianfranco Bettin, sociologo, scrittore e presidente della Municipalità di Marghera, rispetto al posizionamento del capoluogo di regione.

La qualità di vita sembra insomma inversamente proporzionale alla grandezza della città. Quelle meno popolate infatti sono associate a tassi di qualità di vita maggiori, come dimostra le prestazioni delle metropoli, con Milano 55esima, Torino 78esima, Roma 85esima, Palermo 106esima e Napoli 108esima. «Governare un piccolo centro è come guidare uno scooter in mezzo al traffico, mentre governare una grande città è come guidare un autobus» commentano infatti gli analisti autori del rapporto.

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