Tasso di occupazione, è record: 67,2% e Veneto al secondo posto

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La scorsa primavera, oltre alla natura, si è risvegliato anche il mercato del lavoro. È questo il quadro che emerge dalla «Bussola» di Veneto Lavoro sul secondo trimestre del 2018: tra aprile e giugno il tasso di occupazione registrato in Veneto ha raggiunto il 67,2%, un record assoluto a livello regionale che sovrasta anche il 59,1% della media nazionale e pone il Veneto al secondo posto dietro al Trentino Alto Adige. Il tasso di disoccupazione invece è sceso al 5,9%, in linea con l’anno precedente e ben sotto la media italiana. L’aumento registrato dall’Osservatorio di Veneto Lavoro riguarda sia le assunzioni (240.700) che le cessazioni (208.100), dovute in larga parte alla scadenza naturale di molti contratti a tempo determinato.

Donazzan: «Chi trova la persona giusta se la tiene»

La crescita occupazionale riguarda quasi tutti i settori, a partire dall’agricoltura (+4.500 posizioni). Il comparto industriale mostra dati in linea con quelli dello scorso anno (+8.100); l’edilizia recupera 2.000 posti e registra un aumento delle assunzioni (+22%). Gli unici settori con saldo negativo sono servizi finanziari (-500), sanità e servizi sociali (-100) e istruzione (-18.000), dove pesa la conclusione delle supplenze annuali. In forte aumento anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+53%). «Segno che le imprese quando trovano la persona giusta la vogliono tenere – commenta Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro -. Le politiche messe in atto dalla Regione hanno facilitato l’incrocio tra domanda e offerta, orientando gli interventi formativi ai reali bisogni delle imprese».

Alessandro Macciò

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