Mondiali di ciclismo 2020, Vicenza rilancia: «Faremo tutto il possibile»

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

La decisione verrà presa la prossima settimana a Innsbruck, ma la tensione è già alle stelle. Si tinge di giallo la candidatura di Vicenza ai Mondiali di ciclismo 2020, che sembrava quasi certa e invece ora è messa in bilico dalla tempistica dei finanziamenti. Al centro dell’intrigo c’è la fideiussione di 2,5 milioni garantita dal governo all’Unione ciclistica internazionale (Uci), che secondo la Federazione ciclistica italiana (Fci) sarebbe arrivata «oltre il termine ultimo». Stando alle voci di corridoio, il ritardo avrebbe indotto l’Uci ad assegnare l’evento alla Svizzera, che si è fatta avanti col Canton Vallese e di fatto è l’unica rivale di Vicenza. Ma Claudio Pasqualin, presidente del comitato che ha avanzato la candidatura di Vicenza, non ci sta e ricorda che la fideiussione era «l’unica condizione richiesta per dare ufficialità all’assegnazione del Mondiale».

Pasqualin sulla fideiussione: «Non c’era nessun termine»

Pasqualin si spinge anche oltre e definisce «anomala l’improvvisa apparizione di un’altra candidatura che indiscrezioni non controllate vorrebbero favorita, se non addirittura vincente», così come «stonate le voci di un termine per presentare la fideiussione che al Comitato non è mai stato comunicato». La polemica infiamma anche la politica. Per il sindaco Francesco Rucco, «è necessario fare ogni sforzo possibile perché Vicenza ospiti i Mondiali di ciclismo 2020». E sulla questione interviene anche l’assessore comunale allo Sport Matteo Celebron, che giudica «prematura» la presa di posizione della Fci: «Il Comune ha fatto e sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità per assicurare l’assegnazione dei Mondiali di ciclismo 2020 a Vicenza. Non tutti in passato hanno fatto gli sforzi richiesti per confermare la manifestazione iridata alla città».

Alessandro Macciò

Ti potrebbe interessare