"Lavoro di ieri e di domani", a Verona Domenico De Masi e Simonetta Patané

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“Lavoro di ieri e di domani: quali invenzioni tra dignità e responsabilità sociale diffusa?”. È il titolo del doppio convegno promosso da Mag a Verona, nella Casa comune Mag di via Cristofoli 31/A, lunedì 1 ottobre e lunedì 8 ottobre, dalle ore 9 alle 13. Al centro dei due giorni sono la crisi dell’occupazione, la precarizzazione dei contratti, le trasformazioni – in negativo e positivo – delle forme di lavoro dipendente e autonomo, pubblico e privato.

Il 1 ottobre apriranno il seminario il sociologo Domenico De Masi, de La Sapienza di Roma, che approfondirà i mutamenti delle forme tradizionali di lavoro, seguito da Simonetta Patané, sociologa della conoscenza, che approfondirà il ruolo della cooperazione e della mutualità, fino alla scelta dell’autoimpiego.

Lunedì 8 ottobre, sempre dalle 9 alle 13, lo psicologo del lavoro Stefano Gheno, docente di Gestione delle risorse umane all’università Cattolica di Milano, analizzerà il quadro offerto dal mondo industriale 4.0 e da un nuovo approccio alla cura delle persone, dei beni comuni, dei servizi culturali, come aree generative di buon lavoro. Elisabetta Zamarchi, filosofa e counselor, tratterà il valore del lavoro quale veicolo di realizzazione personale, rispetto al bisogno di generare un reddito ad ogni costo.

Il percorso fa parte del progetto “Cooperiamo per l’economia del buon vivere comune”, finanziato dal Por Fse 2014-2020 della Regione Veneto, e vuole mettere al centro un aspetto fondamentale della responsabilità sociale. Non può esserci infatti un’economia del buon vivere se oggi non si considera quale lavoro e quale cultura del lavorare possa generare un benessere condiviso. I due giorni di confronto permetteranno di far emergere alcuni nessi che confluiranno nell’Accordo di cooperazione territoriale, con cui si concluderà il progetto Cooperiamo. L’accordo genererà poi un Laboratorio permanente per consolidare l’Ecosistema del Buon Vivere Comune.

Foto: Domenico De Masi, di Niccolò Caranti – Opera propria, CC BY-SA 4.0, via Wikipedia

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