Il consorzio Viveracqua cerca un contatore smart. Bando da 3 milioni

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Il consorzio Viveracqua, che comprende 12 società socie fra i gestori idrici di tutto il Veneto, lancia un bando dal valore di 3 milioni di euro per individuare un contatore “smart” in grado di fornire dati in tempo reale sui consumi idrici. Il bando rientra nel progetto europeo Smart.met per la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche smart per la misurazione dei consumi d’acqua.

Il progetto, finanziato nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020 con un budget di 3 milioni 240 mila euro, che coinvolge sette società di servizi idrici di Italia, Francia, Spagna, Belgio ed Ungheria, mira a promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo della telelettura, con l’obiettivo di individuare nuove tecnologie da applicare ai contatori intelligenti, per far sì che soddisfino pienamente le esigenze delle aziende idriche in termini di leggibilità, autonomia energetica, interoperabilità e riduzione dei costi.

Smart.net, avviato nel 2017, ha consentito di identificare i fabbisogni comuni delle utilities europee nella gestione del servizio all’utenza. Successivamente sono state condotte consultazioni aperte di mercato rivolte al sistema industriale per analizzare le tecnologie già esistenti e le opportunità di possibile innovazione. Ma le consultazioni hanno evidenziato l’assenza di una soluzione idonea a soddisfare le esigenze espresse, soprattutto in termini di interoperabilità ed efficienza economica.

Da qui il lancio di un bando di Appalto Pubblico Pre-Commerciale da oltre 3 milioni di euro per l’esplorazione e progettazione della soluzione, la prototipazione e la sperimentazione sul campo. A rappresentare l’Italia, in Smart.net, è Viveracqua, che collaborerà, fino al 2021, con altri partner europei di rilievo.

«Un sistema smart di misurazione dei consumi idrici può rispondere alle sfide affrontate da molte utilities europee come i cambiamenti climatici o la gestione dell’obsolescenza dell’infrastruttura – spiega Fabio Trolese, presidente di Viveracqua –. Fornendo dati accurati in tempo reale la misurazione smart conduce ad una migliore gestione quotidiana delle reti, ad una riduzione dei costi operativi, ad una migliore definizione delle priorità di investimento infrastrutturale e al miglioramento del servizio al cliente finale. Un vantaggio concreto non solo per le aziende che gestiscono il servizio pubblico, ma anche per i cittadini».

La procedura di Appalto Pubblico Pre-commerciale (PCP) «può essere molto stimolante per il mercato – dice Trolese –, perché promuove la ricerca applicata e lo sviluppo tecnologico verso esigenze condivise e può innescare una competizione costruttiva tra soggetti industriali per l’innalzamento della qualità della risposta innovativa, oltre che fornire alle imprese partecipanti la possibilità di sbocco su nuovi mercati». L’appalto pubblico pre commerciale è stato esperito nell’ambito del quadro giuridico italiano, e l’attività si svilupperà nel periodo 2018-2021. La partecipazione alle consultazioni di mercato non costituisce un prerequisito per la presentazione di offerte.

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