Colline del Prosecco, l'Unesco boccia la candidatura

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Unesco doveva essere, Unesco non è stato e non sarà, almeno fino all’anno prossimo. Le colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene non sono un patrimonio dell’umanità: il comitato Unesco riunito in Bahrein ha respinto la candidatura avanzata da Regione Veneto e Consorzio Prosecco Docg, già bocciata lo scorso febbraio da Icomos, l’ente consultivo incaricato del parere tecnico. Approvato, invece, l’altro progetto presentato dall’Italia, quello per Ivrea città industriale del XX secolo. Una nota stonata nella giornata del governatore Luca Zaia, raggiunto dalla notizia mentre partecipava al raduno nazionale della Lega a Pontida e rilanciava il tema dell’autonomia del Veneto.

Non bastano 12 voti

La candidatura del Prosecco è stata bocciata con 12 voti favorevoli contro 9 contrari: per diventare patrimonio dell’umanità quelli favorevoli serviva la maggioranza qualificata dei due terzi, cioè almeno 14 voti a favore. Il problema, a quanto pare, è che l’ecosistema delle colline trevigiane non è stato giudicato unico. La bocciatura ad ogni modo non è definitiva: il Veneto infatti potrà integrare il dossier e ripresentare la candidatura l’anno prossimo a Baku, in Azerbaigian. «Siamo stati rimandati, ci riproveremo alla prossima sessione», commenta Zaia. «Centinaia di migliaia di euro per una bocciatura che era scontata», punge il Pd.

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