Padova, cancellata l'ordinanza anti-kebab

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Padova cancella l’ordinanza anti-kebab, eredità della passata giunta del sindaco Massimo Bitonci, firmata nel 2016 dall’ex primo cittadino leghista. La decisione è arrivata la sera del 9 luglio durante il consiglio comunale della città del Santo che ha dato il via libera al nuovo regolamento del commercio, su proposta dell’assessore al commercio Antonio Bressa (Pd), della giunta di centrosinistra guidata da Sergio Giordani. La norma abolita imponeva agli esercenti del centro storico di utilizzare almeno il 60% dei prodotti veneti. L’obiettivo più o meno esplicito era quello di fermare le aperture di rivenditori di kebab o di altri cibi take away.

Durante il voto del nuovo regolamento del commercio, i consiglieri comunali della Lega e della lista Bitonci sono usciti dall’aula per protesta. La nuova norma, licenziata dalla giunta comunale prima di approdare e di essere approvata dal parlamentino di Palazzo Moroni, va a normare le attività di 1.128 negozi che insistono sul territorio comunale.

Bressa: «Ordinanza anti-kebab discriminatoria»

Secondo l’assessore Bressa, la norma firmata dall’ex assessore al commercio Eleonora Mosco (Forza Italia) era «di difficile applicazione e oggettivamente discriminatoria». L’ordinanza abolita prevedeva che fosse «consentito esclusivamente l’insediamento e il trasferimento di attività artigianali/commerciali di preparazione e/o vendita di prodotti alimentari qualora l’esercente ponga in vendita nella misura di almeno il 60% di prodotti filiera veneta e/o comunque tipici del territorio e della tradizione storico culturale della Città di Padova e della Regione Veneto».

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