5 consigli per la stesura di un curriculum eccellente

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In questo momento storico così delicato dal punto di vista economico e politico, il lavoro gioca un ruolo di primo piano su tutta la scena sociale, soprattutto in una realtà come quella veneta. Le offerte di un impiego sono poche e quelle che ci sono, hanno moltissimi aspiranti a fare domanda. Il primo biglietto da visita in assoluto, quello che può determinare la chiamata per un eventuale colloquio, è il curriculum.  Se questo non viene compilato in modo accattivante e convincente, c’è la possibilità di essere scartati senza aver avuto nemmeno la possibilità di affrontare un primo step conoscitivo. Ecco perché è fondamentale stilare un curriculum  in maniera curata e professionale.

1. Scegliere un formato chiaro e semplice

Non si può scrivere un buon curriculum su un formato qualsiasi o meglio si potrebbe, ma è il primo passo falso che non è consigliabile. Questo perché da una prima occhiata si riesce a capire la serietà del candidato e se questo, non ha avuto la premura di creare un’impaginazione corretta, va da sé che non potrà essere preso in considerazione. Pertanto se non avete esperienza nella gestione dell’impaginazione, consigliamo di lavorare su un curriculum vitae da compilare online. Iniziamo scegliendo il format giusto, possono esserci due vie: il formato Europeo ossia il più classico, oppure un formato personalizzato.

2. CV formato europeo: quando usarlo?

Il Curriculum Vitae nel formato Europeo può rischiare di essere un modello impersonale e questo può svantaggiare il candidato, in quanto non spiccherà nella massa ma rischierà di risultare uno tra i tanti. C’è da dire però che è estremamente professionale. Il suo layout sviluppato in orizzontale, facilita chi ha poche esperienze da scrivere, in quanto può dire un po’ meno e avere una distribuzione degli spazi più omogenea. Spesso quando si desidera ricevere questo formato, viene specificato sull’annuncio di lavoro per proporre la candidatura. Sono soprattutto gli Enti Pubblici a richiederlo o comunque ad apprezzarlo. Per tutte le altre realtà lavorative, quando non specificato, si può utilizzare un formato personalizzato.

3. Quali informazioni inserire in un buon CV?

In un buon CV occorre inserire tutto quello che può essere pertinente al fine di risultare indispensabile. A questo proposito non ci si dovrebbe concentrare solo sulle esperienze lavorative, ma creare un vero e proprio riassunto di sé stessi mettendo in evidenza, ovviamente, solo le caratteristiche positive, ma senza esagerare. Non deve trasformarsi in un elogio delle proprie qualità, bensì in un onesto quadro generale delle proprie capacità. Tutte le informazioni non veritiere saranno smascherate in sede di colloquio, per questo occorre essere sinceri ma con un pizzico di savoir faire, spesso è l’ingrediente migliore. Si dovrebbe puntare sulle proprie doti che vanno anche al di là dell’impiego, poiché potrebbero dare al posto per cui si presenta la candidatura, modo di vedere che ne vale la pena. In pratica, occorre fare la differenza e mettere in evidenza una propria caratteristica personale che spicchi.

4. La lunghezza non conta

Non è la lunghezza di un Curriculum ad essere importante, semmai è fondamentale quello che viene scritto. Anzi, paradossalmente un CV lungo può risultare tanto eccessivo da non essere preso in considerazione, perché significherebbe che il candidato non ha il dono della sintesi. Poche ma buone, come si suol dire.

5. La foto è fondamentale?

Inserire la foto in un Curriculum non è obbligatorio ma è quasi una regola non scritta. Difficilmente passano ad una prima scrematura le candidature senza fotografia. Questo perché si vuole vedere un primo impatto del candidato (per esempio in caso di piercing o tatuaggi evidenti sul volto, non sarà preso in considerazione per un’azienda in vecchio stile giacca e cravatta). Dunque sì, la foto è fondamentale.

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