Venezia, sostenibili 19 milioni di turisti l'anno. Oggi ne arrivano 28

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Il limite alla sostenibilità del turismo a Venezia è di 19 milioni di visitatori all’anno. Ma oggi ne arrivano circa 28 milioni, in pratica circa il 50% in più della soglia ritenuta sopportabile per il fragile ecosistema urbano della città lagunare. A dirlo è una ricerca presentata dall’Università Ca’ Foscari, dove un gruppo di economisti del turismo coordinati dal professor Jan Van Der Borg. Una ricerca che arriva ad animare un dibattito sempre più acceso sulla gestione di un fenomeno che appare sempre più incontrollato, nonostante i tentativi di imporre dei limiti come la recente introduzione dei tornelli per chiudere le zone più affollate deviando il flusso umano verso percorsi meno battuti.

Turismo a Venezia: ecco quando diventa un problema

Il team di ricerca ha utilizzato un modello sulla capacità di carico turistico che era stato creato proprio a Ca’ Foscari negli anni Ottanta, e ora aggiornato tenendo conto di nuovi parametri come l’evoluzione dell’offerta ricettiva. In trent’anni le cose sono cambiate, e non poco: infatti la capacità di accoglienza di Venezia è molto cresciuta, arrivando a 52 mila turisti al giorno, in pratica uno per ogni abitante. Nel 1988 la capacità stimata era di soli 20.800 visitatori al giorno, dunque l’offerta ricettiva si è espansa di 30 mila unità. Tuttavia questo incremento non basta ad assorbire un flusso sempre più intenso di persone: l’affluenza reale è stimata in 28 milioni all’anno, ovvero 76 mila al giorno. Sono 24 mila visitatori oltre la soglia di sostenibilità.

Troppo turismo mordi e fuggi

«La nostra analisi – ha affermato Jan Van Der Borg presentando i risultati raggiunti nel corso del progetto europeo Alter Eco – fa emergere che negli alberghi e nelle strutture extralberghiere ci sono margini per accogliere più turisti senza creare nuovi posti letto, ma, di contro, vediamo un eccesso di visitatori ‘mordi e fuggi’. Dobbiamo chiederci quale Venezia vogliamo e quale ruolo ha il turismo in questa visione strategica».

Secondo gli studiosi autori della ricerca è necessario ridurre le visite giornaliere a Piazza San Marco, il punto più debole per la sostenibilità del tessuto urbano veneziano.

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