«Veneto Banca era insolvente», sentenza e nuova inchiesta

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Nuovo colpo di scena nella vicenda del crac delle banche venete. La sezione fallimentare del tribunale di Treviso, in una sentenza del 26 giugno, ha stabilito che Veneto Banca era già insolvente alla data del 25 giugno 2017, il giorno in cui il consiglio dei ministri approvò il decreto che metteva in liquidazione coatta amministrativa per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Era stata la procura di Treviso a presentare l’istanza accolta dal tribunale fallimentare. Che, in sostanza, afferma che l’istituto di credito di Montebelluna non era in grado di pagare i creditori già prima del decreto con cui la banca veniva ceduta a Intesa Sanpaolo.

La sentenza apre nuovi scenari. La prima conseguenza è scattata subito, con l’apertura da parte del sostituto procuratore Massimo De Bortoli di una nuova inchiesta. Indagine che per ora è a carico di ignoti, ma di fatto andrà a puntare i riflettori sulla gestione post-Consoli della banca. L’ipotesi di reato è bancarotta per distrazione, per l’erogazione o la conferma di crediti troppo “facili” stante la situazione patrimoniale della banca. Altra conseguenza di rilievo è che la nuova sentenza sull’insolvenza allunga i tempi di una possibile prescrizione.

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