Poste Italiane, ossigeno per l'organico: 250 assunzioni in Veneto

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Una boccata d’ossigeno per il settore delle consegne in Veneto, in cui da tempo si denunciano disservizi e lentezze, dovuti alla carenza di personale, oggetto anche di recente di uno sciopero dei dipendenti delle poste il 31 marzo. Sono 250 le assunzioni e stabilizzazioni di precari decise da Poste Italiane in Veneto, frutto della firma apposta il 13 giugno da azienda e sindacati al tavolo sulle politiche attive del lavoro a Roma. Poste Italiane ha deciso di assumere nei due settori cardine dell’azienda, ovvero “Posta e Logistica” e “Finanziario sportelli e promotori”.

Nelle prossime settimane, dice Marco Penzo, segretario regionale della Slp-Cisl del Veneto, l’azienda provvederà ad inserire nel settore finanziario “sportelleria” 133 addetti presi da una graduatoria interna, mentre stabilizzerà a tempo indeterminato 127 contratti a termine che già operano in azienda come portalettere.

L’azienda si è inoltre impegnata a proseguire in azioni occupazionali per non meno di seimila unità nel triennio 2018-2020. Secondo Penzo «questo risultato deve essere solo un punto di partenza per cercare di dare lavoro e stabilità a molti giovani che oggi sono alla ricerca di un posto di lavoro».

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