Incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete: quattro operai ustionati

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Grave incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete di Padova, nello stabilimento di via Riviera Francia, nella zona industriale della città. Alle 7.50 di domenica 13 maggio 2018 si è rotto un perno che sosteneva la siviera, il contenitore dell’acciaio fuso dal peso di 100 tonnellate, durante una fase di spostamento. Il rovesciamento della siviera ha provocato la fuoriuscita di acciaio incandescente a 1600 gradi i cui schizzi hanno investito quattro operai. Tre di essi sono in condizioni gravi e sono ricoverati agli ospedali di Cesena e Padova. Due dei feriti sono dipendenti di una ditta di manutenzione, la Ayama. I vigili del fuoco sono intervenuti con tre squadre e sull’accaduto indagano i Carabinieri.

La Fiom Cgil ha proclamato uno sciopero in tutti gli stabilimenti italiani di Acciaierie Venete per oggi 14 maggio. La reazione dei sindacati è unanime. «Quanto avvenuto questa mattina alle Acciaierie Venete, dove quattro operai sono rimasti vittime di un incidente e versano in condizioni molto preoccupanti, è di enorme gravità» dicono in un comunicato congiunto Aldo Marturano (Cgil Padova), Loris Scarpa (Fiom Padova), Giovanna Ventura (Cisl Padova e Rovigo), Nicola Panarella (Fim Padova e Rovigo), Riccardo Dal Lago (Uil Padova e Rovigo), Maurizio Giacomin (Uilm Padova e Rovigo). «Lo sarebbe anche se fosse un caso isolato – prosegue la nota –, lo è ancor di più se consideriamo che dall’inizio dell’anno nel solo Veneto i morti sul lavoro hanno già raggiunto quota 29 e gli incidenti sono innumerevoli. Desideriamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ai familiari dei lavoratori che lottano per sopravvivere in ospedale».

Per i sindacati «è giunto il momento per fermare una vera e propria strage e che il compito di salvaguardare “senza se e senza ma” la vita di chi lavora è in capo a tutti: imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, istituzioni. Non è più tempo di sottovalutazioni, di rinvii o, peggio, di atteggiamenti fatalisti. Dobbiamo agire subito e con tutta l’efficacia che un sistema economico e istituzionale come quello italiano è in grado di garantire».

«Non è assolutamente accettabile che il lavoro da fonte di vita e di realizzazione della persona si trasformi in causa di morte, di invalidità e di dolore» dice Christian Ferrari, segretario della Cgil Veneta. Oggi Cgil Cisl e Uil incontreranno il presidente della Regione Veneto Luca Zaia per un vertice richiesto da tempo proprio sul tema della sicurezza sul lavoro.

Fonte: Cgil Veneto

Foto: la siviera rovesciata alle Acciaierie Venete, da Facebook

 

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