Vino biologico, boom del Veneto: +165% in 3 anni per le superfici coltivate

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È un vero boom del vino biologico veneto quello registrato da Veneto Agricoltura che ha presentato a Vinitaly un’indagine sul settore. Nella regione infatti la viticoltura biologica risulta essere in forte crescita, tanto da passare dai poco più di 1400 ettari dal 2008 a 4500 dal 2016, più che triplicati. Negli ultimi tre anni per cui sono disponibili rilevazioni definitive, cioè dal 2014 al 2016, l’incremento è stato particolarmente intenso con una crescita del 165% degli ettari coltivati. La ricerca quantitativa è stata condotta su un campione di 263 aziende.

Vino biologico: punti di forza e di debolezza

Tra i punti di forza del biologico percepiti dai produttori emergono, sul piano della coltivazione, il minor impatto ambientale (67,7%), il miglioramento della biodiversità (47,9%) nonché un sensibile miglioramento delle condizioni lavorative (37,5%). Mentre, dal lato commerciale, si evidenzia la possibilità di offrire un prodotto più sano (72,4%), ma anche un’opportunità di differenziazione e di crescita per le piccole e medie aziende (32,3%) oltre che una pronta risposta alle richieste di mercato (24%). Risulta secondario l’obiettivo di maggior guadagno (13,5%). Anche per i trasformatori il principale punto di forza del biologico è la sostenibilità ambientale e la sanità del prodotto finale (intesa come assenza di residui), che va a cogliere le esigenze eco-salutistiche dei consumatori.

I punti di debolezza sono individuati nella necessità di maggior forza lavoro (60,9%) e di una elevata professionalità (53,1%), oltre alla burocrazia legata alla certificazione (32,8%). Inoltre i produttori soffrono dal punto di vista commerciale la maggiore variabilità delle rese, spesso inferiori rispetto al convenzionale (45,3%), a cui si aggiungono bassi e variabili prezzi delle uve, una filiera ancora non strutturata e affidabile nonché una forza contrattuale spesso deficitaria che possono gravare sul risultato economico d’impresa. A questi aspetti si aggiunge una nota dolente evidenziata dai trasformatori, che ritengono nel complesso ancora bassa la consapevolezza dei consumatori verso il sistema di produzione biologico (59,2%).

A livello nazionale le vendite di vino sono cresciute del +102% tra il 2014 e il 2015, del +64% tra il 2015-2016, del +108% tra il primo semestre 2016 e lo stesso periodo del 2017. Le superfici viticole bio sono aumentate del +23,8% tra il 2015 e il 2016. In Italia è coltivata in questo modo una superficie complessiva di circa 103.000 ettari.

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