Marghera esclusa dalla fusione nucleare: il Dtt va a Frascati

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Marghera perde il treno della fusione nucleare. Il polo di ricerca Dtt (Divertor Tokamak Test), per il cui insediamento l’area lagunare si era candidata con un’alleanza di Regione, Comune di Venezia e Università di Padova partecipando al bando lanciato dall’Enea, sarà installato a Frascati, in provincia di Roma. Lì dove ha già sede uno dei maggiori centri di ricerca dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il sito di Porto Marghera si classifica settimo su nove candidature e perde così l’opportunità di attrarre 500 milioni di euro di investimento tramite fondi dell’Unione Europea, italiani e cinesi, con ricadute economiche stimate in 2 miliardi di euro e 1500 nuovi posti di lavoro fra dipendenti diretti e indotto. Il maxi cilindro sperimentale per studiare l’energia atomica “pulita”, alto 10 metri, con un raggio di 5 metri e una temperatura interna di oltre 100 milioni di gradi, sarà edificato a Frascati, dove i lavori inizieranno entro il 30 novembre 2018.

Dtt a Frascati, la delusione del Veneto

Una scelta che ha privilegiato un sito di storico insediamento dell’agenzia, e che per molti era già nell’aria. Eppure in Veneto la delusione si fa sentire. Specie dalle parti di Palazzo Balbi, sede della giunta regionale che molto aveva creduto nel progetto, facendosi alfiere di un’alleanza di attori e mettendo a disposizione 107 ettari di area industriale dismessa a bordo laguna di proprietà dell’Eni, che sarebbe stato trasferito al Comune. Altro partner importante del progetto era l’Università di Padova.

Non è leggero nel commentare Roberto Marcato, assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia: «È una notizia terribile. Vorrò comunque vedere tutte le carte per capire davvero quale sia il tasso di qualità delle altre candidature che le ha fatte considerare superiori a quella del Veneto. Quello che spero è che non sia una questione “politica”, perché allora sarebbe grave. Sono deluso, amareggiato e anche incavolato».

Il rettore dell’ateneo padovano Rosario Rizzuto si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno: «Un lavoro di squadra, a sei mani, che ha prodotto comunque un ottimo risultato: la presentazione della candidatura veneta per l’insediamento del Dtt (Divertor Tokamak Test) – dichiara Rizzuto –. Anche se la scelta è caduta poi su una sede diversa e con una storica tradizione nel campo dell’energia, Frascati, sono certo che la candidatura presentata insieme a Regione del Veneto e al Comune di Venezia sia stata altamente competitiva. Per questo voglio ringraziare, ancora una volta, le due istituzioni che insieme con noi hanno messo in campo un importante lavoro di
gruppo. Grazie anche alle competenze dell’Ateneo – in particolare delle aree di Fisica e Ingegneria – è stato possibile presentare un progetto di grande qualità, visione e coesione».

Una punta di polemica traspare dalle dichiarazioni del professor Francesco Gnesotto, presidente del consorzio che riunisce tutti gli enti italiani aderenti al progetto Iter, esperimento internazionale sulla fusione che a Padova ha una base scientifica importante. «Tra Marghera e Frascati c’è una differenza che non passa inosservata: da un lato un terreno vergine, dall’altro un laboratorio già avviato – dichiara Gnesotto al Mattino di Padova –. Sicuramente hanno avuto un peso importante le infrastrutture che l’Enea ha dichiarato di mettere a disposizione sul sito di Frascati. D’altro canto Frascati è penalizzata da una linea elettriche che è molto lontana». Il docente UniPd si dice infine stupito «che un bando da 500 milioni (…) sia stato chiuso senza una verifica governativa». Questa non era prevista, ammette Gnesotto, ma «tra gli aspetti formali e sostanziali c’è sempre una differenza».

Dtt, la graduatoria finale dell’Enea

Ecco la graduatoria pubblicata sul sito dell’Enea e firmata dalla commissione di valutazione. Al primo posto il sito di Frascati (Lazio) con 213,49 punti, al secondo la Cittadella della Ricerca (Puglia) con 209,50 punti, al terzo posto Manoppello (Abruzzo) con 208,06 punti, al quarto Brasimone (Emilia Romagna) con 197,82 punti, quinta posizione per Casale Monferrato (Piemonte) con 185 punti, sesto il sito di Capitolo San Matteo – Salerno (Campania) con 182,4 punti, settima posizione per Porto Marghera (Veneto) con 181,51 punti, ottava Ferrania (Liguria) con 180,46 punti, nona e ultima La Spezia (Liguria) con 170,7 punti.

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