Veneto Banca, sequestro annullato: restituite ville e auto di lusso

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Dopo il trasferimento, il dissequestro. Nelle ultime ore, il processo sul crac di Veneto Banca ha riservato un doppio colpo di scena che non potrà fare a meno di mettere in allarme i risparmiatori. La prima novità in ordine di tempo è stata anche l’ultima a trapelare: come riporta il Corriere del Veneto, infatti, la scorsa settimana il tribunale del Riesame di Roma ha ordinato la restituzione di ville, negozi e auto di lusso sequestrate tre mesi fa a tre ex manager di Veneto Banca (il responsabile degli affari societari Flavio Marcolin, il capo della direzione centrale Stefano Bertolo e il responsabile commerciale Mosè Fagiani) e a due uomini d’affari, Giancarlo Giovannone e Pietro d’Aguì. Un sequestro da 59 milioni disposto dal gip Vilma Passamonti e contestato dal tribunale del Riesame, secondo cui la decisione spettava invece al gup Lorenzo Ferri. Il quale a sua volta ha confermato il decreto del gip, ma con una «carenza di motivazioni» che ha convinto il Riesame a disporre il dissequestro.

E a Verona la procura indaga quattro dipendenti

Ora anche quest’ultima patata bollente si sposta da Roma a Treviso, dato che martedì il gup Ferri ha accolto l’eccezione delle difese sull’incompetenza territoriale e ha disposto il trasferimento del processo per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza contro 11 ex vertici di Veneto Banca, tra cui l’ex dg Vincenzo Consoli e l’ex presidente Flavio Trinca. In sostanza, dopo tre anni, gli atti sono tornati alla stessa procura da cui erano partiti, che tra le altre cose dovrà valutare l’opportunità di chiedere nuovi sequestri. Tutto questo mentre il Mattino di Padova rivela che la procura di Verona si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per quattro dipendenti di Veneto Banca, due dirigenti di filiale e due funzionari accusati di truffa aggravata in concorso. Sarebbe la prima volta e potrebbe essere un caso pilota.

Ti potrebbe interessare