Crac Bpvi, sequestri per 19 milioni alla villa di Zonin a Montebello

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Quadri, mobili d’epoca, tappeti preziosi e numerosi suppellettili sequestrati a Gianni Zonin per un valore di 19 milioni di euro. Il 21 marzo 2018 alla villa dell’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza in via 24 maggio a Montebello, nel Vicentino, sono stati eseguiti sequestri conservativi disposti dal giudice per l’udienza preliminare Roberto Venditti, nell’ambito del processo per il crac dell’ex popolare berica in cui Zonin è tra gli imputati con l’accusa di falso in prospetto e aggiotaggio.

Nell’abitazione dell’ex presidente della Bpvi si sono presentati, attorno alle 11 del mattino, alcuni ufficiali giudiziari con l’obiettivo di inventariare materiali a cui poi apporre i sigilli secondo la disposizione del giudice per l’udienza preliminare Roberto Venditti. I beni sequestrati resteranno nella villa fino alla fine del processo e all’eventuale pignoramento. Numerosi preziosi sono stati trovati all’interno di due casseforti. Anche quest’ultimo materiale è stato fotografato e catalogato.

Il sequestro era stato richiesto dagli avvocati Renato Bertelle e Michele Vettore che erano presenti nella villa durante l’attività di inventario dei beni. Il sequestro è a tutela degli ex risparmiatori che verrebbero risarciti in caso di condanna di Zonin: beni per 15,5 milioni di euro sono stati inventariati a tutela di 235 soci BpVi, mentre altri 3,8 milioni a nome di altri 41 ex azionisti dell’istituto di credito.

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