Melegatti-Hausbrandt, il Tribunale dice sì al concordato

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Per la Melegatti in crisi si prospetta la soluzione Hausbrandt. Ieri 28 febbraio la svolta positiva: il Tribunale ha concesso il concordato preventivo per l’azienda dolciaria di San Giovanni Lupatoto. Nelle scorse settimane l’azienda del caffè guidata da Fabrizio Zanetti aveva già espresso la sua disponibilità a rilevare la storica fabbrica veronese famosa per il pandoro, ora a dare il primo via libera all’ipotesi di acquisizione è il Tribunale di Verona. Ma la prima offerta, quella di versare un milione di euro per poter finanziare la “campagna di Pasqua” di Melegatti per la produzione delle colombe, era caduta nel vuoto dopo il diniego del Tribunale a far ripartire la produzione. Ora la situazione vira al sereno, e il fallimento pare scongiurato. Hausbrandt annuncia in un comunicato di aver già «attivati i propri professionisti per lavorare su questa importantissima decisione da parte del Tribunale di Verona». L’industria del caffè spiega inoltre di avere «già pronta la struttura finanziaria per poter procedere con l’acquisizione di Melegatti e conferma il proprio interesse nel portare avanti l’operazione».

Il concordato ha una durata di 120 giorni, con la possibilità di proroga massima di altri 60 giorni, se l’azienda decidesse di presentare istanza al Tribunale. Se tutto andrà come prevede Zanetti, l’acquisizione dovrebbe concludersi entro l’estate. Il termine per il deposito dl piano di risanamento al Tribunale scade il 9 marzo, ma è possibile che arriverà una proroga per rendere più agevole la definizione del percorso di acquisizione e rilancio. Positiva la reazione dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, per i quali la notizia è «importante e positiva» e «al momento è scongiurato il fallimento dello storico stabilimento dolciario veronese».

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