Centri storici, a Venezia fuga di negozi. Allarme Confcommercio

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Venezia è una delle città a rischio per quanto riguarda il commercio nei centri storici. A lanciare l’allarme è Confcommercio nello studio “Demografia d’impresa nei centri storici italiani” presentato il 22 febbraio 2018 (qui una sintesi). «Tra il 2008 e il 2017 i negozi in sede fissa si sono ridotti in Italia del 10,9% (quasi 63mila in meno)» si legge nello studio dell’associazione degli esercenti. Nei centri storici di 120 città medio-grandi italiane il commercio al dettaglio in sede fissa si è contratto in questi 9 anni dell’11,9%, un dato che supera quello delle aree esterne ai centri storici, comunque in contrazione ma “solo” del 10,3%. È invece in crescita il commercio ambulante (+8,7%) in centro città (in periferia numeri in rosso con -7,6%).

I centri storici definiti dalla ricerca di Confcommercio «in potenziale declino commerciale» combinando i dati sugli esercizi con sede fissa, ambulanti e popolazione, sono «Genova, Venezia, Reggio Calabria e Messina, Bari, Cagliari». Anche se «non mancano città vitali: soprattutto nell’alta Lombardia, attorno a Firenze e poi Trento, Matera, Siracusa (turismo)».

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