Marketing, mancano giovani da assumere. Larin apre una scuola fai da te

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Mancano giovani qualificati nel marketing, così la Larin, azienda bellunese con sedi distaccate a Padova e Bolzano, apre una scuola tutta sua per formarli internamente. E del tutto gratuitamente per loro. L’academy aprirà con il primo corso dal 21 febbraio al 9 marzo 2018, con due settimane di formazione riservate a cinque candidati. Ai migliori studenti verrà offerto un impiego all’interno del gruppo, gestendo progetti e collaboratori dalla sede di Belluno o lavorando come consulente per aziende clienti. Le iscrizioni sono aperte fino al 14 febbraio e devono essere effettuate inviando una video-candidatura attraverso la pagina web http://academy.larin.it/corsi.

«Non abbiamo alternative – commenta Marco Da Rin Zanco, amministratore delegato di Larin Group (ritratto nella foto mentre tiene un corso) –. Sono anni che cerchiamo professionisti in questo settore e continuiamo ad avere difficoltà. Abbiamo cercato sinergie con le università, con gli enti di formazione accreditati dalla Regione, abbiamo fatto ricerche di personale anche attraverso siti specializzati. Ma senza risultati. C’è una fase di crescita, per certi aspetti anche sostenuta. I clienti aumentano, soprattutto perché le imprese medie e piccole si stanno rendendo conto che per competere nel mercato globale non è sufficiente avere commerciali che corrono da una fiera all’altra con la valigia in mano, ma è fondamentale sfidare le grandi aziende mondiali con attività di marketing a 360 gradi».

“Manca la formazione al marketing per le Pmi”

Aggiunge Alberto Nalin, responsabile marketing di Larin Group: «La criticità dell’offerta formativa attuale è che i corsi universitari o di inserimento lavorativo normalmente si concentrano su singoli strumenti di marketing (ad esempio l’utilizzo dei social network) o su strategie valide nelle aziende con fatturati di centinaia di milioni di euro, strategie assolutamente irrealizzabili nell’azienda media del territorio. Mancano, insomma, specialisti del marketing nelle Pmi, che pur avendo ottimi prodotti rischiano di perdere la sfida della globalizzazione».

 

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