Cattolica chiede 216 mln di danni ai liquidatori di Banca Popolare di Vicenza

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Cattolica chiede 216 milioni di euro di danni ai liquidatori di Banca Popolare di Vicenza. La società di assicurazioni veronese dopo aver sciolto gli accordi che la legavano a BpVi ora è fra i creditori dell’istituto di credito vicentino il liquidazione coatta amministrativa.

E in questo ruolo si è insinuata alla massa fallimentare chiedendo una somma totale formata da 186 milioni di euro come uscita per le tre società di bacassurance Berica Vita, Cattolica Life e Abc Assicura e altri 30 milioni per l’aumento di capitale del 2014 per il quale è stato dichiarato falso in prospetto.

La società guidata dal presidente Paolo Bedoni e dall’ad Alberto Minali studia intanto le modifiche allo statuto che mira ad aprire ai soci di capitale garantendo loro una presenza in cda e un “peso” proporzionato all’investimento effettuato, senza tuttavia abbandonare la forma societaria cooperativa, basata sul principio “una testa un voto”. Un cambio di governance “dolce” che non porterà al passaggio in spa, e che si rende necessario dopo l’ingresso di Warren Buffett come principale azionista della società assicurativa.

La modifica allo statuto è nell’agenda del consiglio di amministrazione per fine marzo, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione nell’assemblea dei soci nell’aprile 2018.

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