Venetex, il circuito di scambio beni e servizi supera i 2 milioni transati

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Venetex.net, il circuito veneto della moneta complementare, accelera la crescita e supera il suo secondo milione di transato. Nulla a che vedere con le criptovalute: il circuito si basa infatti sullo scambio di servizi fra imprese, senza l’intermediazione di denaro.

«Siamo partiti con gli scambi a luglio 2016 – commenta l’amministratore delegato Francesco Fiore – e oggi il circuito vede già 400 imprese scambiarsi beni e servizi in Venetex, oltre a 300 conti personali di dipendenti ed amministratori di aziende, anche questi in costante crescita. In soli 18 mesi dall’accensione della piattaforma, abbiamo raggiunto il secondo milione di controvalore in scambi in Venetex; e va sottolineato che, mentre per raggiungere il primo milione ci sono voluti 13 mesi, per il secondo ne sono bastati 5. Inoltre l’ultimo trimestre abbiamo creato valore (ovvero contribuito a fare emettere ai nostri aderenti fatture e scontrini) per 708.000 Vtx, mentre il quarto trimestre 2016 eravamo a 150.000 Vtx. Con questo trend di crescita chiuderemo il 2018 con oltre 7 milioni di transato complessivo. E si tratta di economia vera, non virtuale».

Una rete di imprenditori legati dalla fiducia

«Il denaro è per noi uno strumento, non un fine, ed il suo valore – gli fa eco Alberto Baban, presidente di VenetWork e da poco anche di Venetex.net – non sta quindi nell’accumulo, ma nella circolazione. Il nostro circuito si fonda sulla fiducia e sulla reciprocità, non è una semplice piattaforma informatica, ma una rete viva di persone e di esperienze imprenditoriali, ad iniziare da quella dei nostri broker che facilitano gli interscambi e hanno uno stretto e costante rapporto con il territorio, con i piccoli imprenditori e le loro quotidiane esigenze. Per questo – riprende Baban – riteniamo che Venetex possa a buon diritto assumere un ruolo di leader in Veneto di quel Fintech che sta conquistando sempre maggiore spazio anche in Italia, con la recente nascita del Distretto a Milano».

Fintech, nicchia in crescita

Il Fintech – acronimo del termine inglese “Financial Technology” – conta ormai, nel mondo, circa 1.100 imprese che, secondo la rivista americana Forbes, hanno generato nel 2016 un valore superiore agli 850 miliardi di dollari, tra finanziamenti ricevuti (molte sono startup) e fatturato. Si va da imprese b2b che offrono l’anticipo fatture online ai prestiti tra privati (p2p lending, ovvero prestiti peer to peer), dalle app per le collette digitali alle liste nozze, fino ai sistemi di pagamento via smartphone. Un settore che dal 2014 vanta tassi di crescita a doppia cifra e che nella sola Londra, considerata la capitale mondiale di questo tipo di attività, occupa oltre 61.000 addetti. In Italia, secondo le stime emerse a settembre durante la presentazione del nuovo Distretto milanese, le aziende del Fintech sono circa 150, con un valore generato vicino ai 50 milioni di Euro e una prospettiva occupazionale calcolata intorno alle 1.500 unità.

«Il nostro circuito Venetex.net, grazie ai risultati già raggiunti ed in maniera così rapida – ribadisce Francesco Fiore – ha superato la condizione di startup ed entra in una fase più strutturata. Per questo invitiamo tutte le reti di base esistenti, a partire dalle associazioni delle categorie economiche, ma anche le amministrazioni locali, le pro loco, le reti informali tra imprese già esistenti, che si pongono l’obiettivo di rilanciare e rafforzare l’economia dei loro territori, a guardare con sempre maggiore fiducia a Venetex come ad uno strumento messo a loro disposizione per riconnettere e rilanciare l’economia locale. Inoltre rappresentiamo una delle realtà maggiormente dinamiche in Veneto nel settore del Fintech, che rappresenterà il segmento dell’economia a più alta crescita a livello globale. Siamo quindi sicuri di poter giocare davvero un ruolo importante».

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