Cattolica, più spazio ai fondi e niente passaggio a spa

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Cattolica Assicurazioni ha approvato il nuovo piano industriale che prevede di conseguire un utile operativo al 2020 di circa 375-400 milioni di euro, in crescita di oltre il 60% sul 2016, e di pagare un dividendo per azione superiore a 0,5 euro (circa il 50% in più del 2016). Il ritorno sul capitale (roe operativo) è atteso oltre il 10%, quattro punti percentuali in più rispetto del 6% conseguito nel 2016. Obiettivo del cda è rendere la gestione «più snella ed efficiente e favorire l’ingresso degli investitori istituzionali come soci». Per farlo verrà aggiornata la governance con un cda «asciugato» e con l’innalzamento dal 2,5% al 5% il tetto al possesso azionario per i fondi e assicurando così una presenza in consiglio ai soci di capitale.

Cattolica, niente spa

L’ad Alberto Minali, in sella dallo scorso giugno, chiude invece la porta a chi sperava in un addio alla forma cooperativa: «Il tema del passaggio a una società per azioni non è sul tavolo» ha tagliato corto in assemblea. A Piazza Affari intanto il titolo, in grande crescita negli ultimi mesi, ha chiuso in calo del 5,1% a 10,1 euro. Un dato che potrebbe essere letto come una delusione per il mancato passaggio del gruppo veronese a Spa.

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