Liquidatori BpVi: revocare la cessione delle aziende di Zonin ai figli

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I liquidatori della Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa hanno fatto partire quattro azioni revocatorie verso l’ex presidente Gianni Zonin e gli ex consiglieri Maria Carla Macola e Giuseppe Zigliotto. Secondo quanto riporta l’Ansa, le istanze sono state depositate la scorsa settimana al tribunale di Vicenza e sono in corso di notifica.

L’obiettivo delle azioni revocatorie è in primo luogo la revoca degli atti con cui nel 2016 Zonin ha ceduto ai figli Domenico, Francesco e Michele la proprietà delle sue aziende vinicole. In particolare sarebbe stata ceduta la piena proprietà del 26,9% e i diritti di usufrutto sul 23% del capitale della Gianni Zonin Vineyards sas di Giovanni Zonin&C e il 38,5% della Zonin Giovanni S.a.s.

La posizione dei difensori di Zonin

In una nota, gli avvocati difensori di Gianni Zonin Enrico Ambrosetti e Nerio Diodà «prendendo atto delle revocatorie depositate dai commissari liquidatori di Banca Popolare di Vicenza nei confronti dei patti di famiglia sottoscritti, desiderano sottolineare come tali azioni non introducano elementi di particolare novità all’interno del quadro giudiziario, in quanto già rappresentate e annunciate in passato».

Ambrosetti e Diodà precisano poi «come tali passaggi di quote non abbiano pregiudicato o alterato in alcun modo la posizione creditoria della Banca nei confronti di Gianni Zonin». I difensori, si conclude la nota, «confermano la massima fiducia nel lavoro della magistratura e riconfermano l’assoluta disponibilità dell’assistito a chiarire la propria posizione e a fornire una ricostruzione accurata dei fatti accaduti, ribadendo quanto già dichiarato in passato, in sede processuale».

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