Verona e Parma, le fiere si alleano per l'eccellenza agroalimentare

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Veronafiere e Fiere di Parma insieme per mettere a frutto le esperienze di Vinitaly e Cibus. Nasce così VPE – Verona Parma Exibitions, la nuova società creata dalle due Spa, che insieme rappresentano il primo organizzatore diretto di rassegne dedicate al settore agricolo e agroalimentare in Italia e si classificano ai vertici in Europa nel segmento.

La new company, con quote paritetiche, è stata presentata in apertura di Wine2wine – la piattaforma di aggiornamento, formazione e networking di Vinitaly-Veronafiere, in programma il 4 e 5 dicembre – alla presenza del sindaco di Verona, Federico Sboarina, dei presidenti e dei Ceo delle Spa di Verona e Parma, rispettivamente, Maurizio Danese, Gian Domenico Auricchio, Giovanni Mantovani, Antonio Cellie, e del presidente di Agenzia ICE, Michele Scannavini.

«Oggi occorre ragionare con logiche nuove di sistema e questa partnership rafforza la nostra presenza nel settore fieristico – dichiara Federico Sboarina, sindaco di Verona –: sommando le eccellenze di due dei principali territori e distretti italiani dell’agroalimentare come Verona e Parma, abbiamo creato il secondo polo fieristico italiano, sia in termini di superficie venduta che di espositori».

I primi passi di Verona Parma Exibitions

Come sottolinea Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, uno degli obiettivi di Verona Parma Exibitions è dare sempre più opportunità alle aziende italiane. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere afferma che «il piano industriale di WI.BEV prevede il raggiungimento di un obiettivo minimo fissato nel primo anno a circa 1 milione di euro di ricavi che triplicheranno nel triennio successivo».

Per prima cosa la società organizzerà una nuova rassegna, WI.BEV – International Wine&Beverage Technologies Event – dedicata al settore delle tecnologie per il wine&beverage. Lo sguardo è rivolto all’eccellenza italiana ma anche a importanti aree in forte sviluppo – Asia e Africa – e ai mercati tradizionali del Nord America.

Sul fronte della promozione estera le prime azioni di Verona Parma Exibitions saranno l’acquisizione di una quota significativa di un player fieristico, operante in Europa e Nord America, del settore Food&Beverage, e lo sviluppo di un format Cibus&Vinitaly per nuove iniziative fieristiche o collaterali ad eventi consolidati.

«La nuova società con Fiere di Parma rientra a pieno titolo nelle linee del piano industriale di sviluppo di Veronafiere – dichiara Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – ed è funzionale a due realtà che rappresentano con le rispettive rassegne settori portanti del made in Italy, sia in termini di valore dell’export, sia di immagine del sistema paese. Al contempo, questo accordo rafforza la competitività dell’interno sistema fieristico italiano come leva per il business dei propri clienti, che sono in primis piccole e medie aziende e grandi gruppi industriali». Anche Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma, non nasconde l’entusiasmo per la nuova newco: «L’accordo tra Veronafiere e Fiere di Parma ha una molteplice valenza: è in favore delle due fiere e delle rispettive manifestazioni –Cibus e Vinitaly– che sono due corazzate efficaci e complementari; asseconda gli obiettivi di Governo, che da tempo auspica l’unione delle risorse per la promozione del brand italiano del wine&food; infine va incontro alle esigenze di internazionalizzazione delle imprese del settore».

Verona Parma Exibitions

Da sinistra, Mantovani, Auricchio, Sboarina, Danese, Scannavini e Cellie. Photocredit: © Foto Veronafiere-ENNEVI

Un po’ di numeri

«Questa newco è un perfetto esempio di integrazione di due tra i maggiori campioni che abbiamo in Italia nel settore wine&food – spiega Michele Scannavini, presidente di Agenzia ICE –. Si tratta, inoltre, di un’azione coerente con la strategia del Piano per la promozione straordinaria del made in Italy con cui il Governo negli ultimi tre anni ha supportato il rafforzamento delle nostre fiere all’estero con 90 milioni di finanziamenti».

Veronafiere e Fiere di Parma sono il secondo polo fieristico nazionale sia per fatturato consolidato nel 2016 con 127 milioni di euro (88 Verona, 39 Parma), sia per superficie lorda coperta con 283mila metri quadrati complessivi (153 Verona, 130 Parma). Verona e Parma nel 2016 hanno organizzato complessivamente 91 tra fiere ed eventi in Italia e all’estero (67 Verona, 24 Parma) per 1,8 milioni di visitatori (1,3 Verona, e 0,5 Parma) e 21.350 espositori (14.000 Verona e 7.350 Parma). E sono due piattaforme internazionali per l’export agroalimentare del Paese, con brand riconosciuti nel comparto food&wine quali: Vinitaly, Sol&Agrifood, Enolitech, OperaWine, Vinitaly International Academy (Veronafiere) e Cibus, Cibus Tec, Cibus Connect e Cibus Market Check (Fiere di Parma).

L’agroalimentare è un comparto trainante dell’economia italiana e quest’anno, secondo i dati di Nomisima Agrifood Monitor, supererà i 40 miliardi di euro di export con una crescita di oltre il 6% sul 2016, per un valore complessivo di 130 miliardi di euro, dalla produzione agricola alla ristorazione.

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