Una "filiera responsabile" nel distretto della concia. Formazione al via

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Trasformare il distretto della concia della valle del Chiampo in provincia di Vicenza, il più importante in Italia per produzione e storia, in un modello di filiera sostenibile e responsabile. È l’obiettivo ambizioso del progetto “La filiera responsabile: promuovere e valorizzare il Distretto Conciario Vicentino” curato da Cesar, la società di formazione di Confartigianato Vicenza, e finanziato dalla Regione Veneto attraverso il Fondo Sociale Europeo nell’ambito del programma “ResponsabilMente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI” (Dgr 948/2016).

Si punta sul far crescere le competenze insegnando alle imprese a misurare i propri impatti ambientali e energetici sull’ambiente, a redigere un bilancio di sostenibilità, a dar vita a una catena di fornitura che rispetta standard ambientali e sociali, ad investire nell’efficienza energetica.

Filiera responsabile, iscrizioni aperte

Il progetto si sviluppa in tre fasi: promozione e diffusione, formazione, accompagnamento. È cominciato all’inizio del 2017 e si concluderà nel novembre 2018. Le prime azioni messe in campo sono stati incontri informativi e workshop a cui hanno partecipato 15 imprese per 400 ore di formazione già erogate. Ora si entra nel vivo con la fase di formazione intensiva: per questo Cesar lancia l’appello a tutto il distretto. Le iscrizioni sono aperte, l’obiettivo è raggiungere una platea di almeno 90 imprese.

«Siamo alla ricerca di imprese della filiera della concia del territorio pronte a mettersi in gioco e a ricevere formazione gratuita e affiancamento con consulenze individuali in azienda per migliorare la sostenibilità dei propri processi e della filiera tutta» spiega Marco Amendola, responsabile di Cesar.

Zero rifiuti e forniture tracciabili

Il progetto prevede azioni per lo sviluppo di una filiera integrata con il territorio, valorizzando la responsabilità sociale dei diversi attori e la sostenibilità ambientale come valore per la comunità. Nel dettaglio, le azioni di formazione e di affiancamento si concentreranno nell’innovazione nel recupero degli scarti industriali con tecnologie finalizzate ad ottenere processi tendenzialmente a rifiuto zero, nelle tecniche innovative di lavorazione della pelle e tracciabilità dei prodotti chimici.

Non solo: l’impegno va anche nella direzione dell’investimento sui sistemi di certificazione, e organizzazione di laboratori di prova, nell’assistenza alle imprese nella concorrenza internazionale, nell’investimento sulla comunicazione, per trasformare in positivo la reputazione dell’attività manifatturiera nel settore pelle e dell’intero territorio che ospita il distretto.

Otto occasioni di formazione

Sono otto i corsi previsti da gennaio a novembre 2018, a cui le imprese conciarie possono aderire:

“La responsabilità sociale di impresa” per istruire il personale aziendale sui temi chiave della Rsi (5 edizioni, 24 ore, 30 destinatari);

“Gestione responsabile della catena di fornitura” per abbinare obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali, etiche e di lavoro con obiettivi economici aziendali (5 edizioni, 28 ore, 30 destinatari);

“La sostenibilità ambientale di prodotto” per favorire l’innovazione di prodotto, la domanda e l’offerta di prodotti e servizi con minor impatto sull’ambiente, la diffusione di attività di marketing e commercializzazione eticamente corrette, l’uso di schemi di etichettatura per la comunicazione di informazioni dettagliate sugli aspetti ambientali di prodotti e servizi (5 edizioni, 28 ore, 30 destinatari);

“Bilancio di sostenibilità” per misurare e rendere trasparente l’impatto delle proprie attività sul contesto economico, sociale e ambientale (5 edizioni, 32 ore, 30 destinatari);

“Gestione degli impatti ambientali e sostenibilità dei processi e delle organizzazioni” per fornire gli strumenti base sulla gestione sostenibile delle organizzazioni, ad esempio quantificandone l’impronta climatica, idrica, ambientale (5 edizioni, 24 ore, 30 destinatari);

“Efficienza energetica” per svolgere un audit energetico applicato ai contesti industriali, agli edifici, ai trasporti, redigere il bilancio energetico aziendale, stendere un business plan di investimento sugli interventi di efficienza individuati, adottare standard di gestione certificati (5 edizioni, 24 ore, 30 destinatari);

“Mediatori nella contrattazione delle pelli” per sviluppare le competenze dei destinatari nell’operare in modo economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile nell’attività di mediazione e favorire la creazione di filiere produttive sostenibili (1 edizione, 36 ore, 8 destinatari);

“Tecnico di controllo della qualità” rivolto a disoccupati, e occupati svantaggiati per sviluppare le competenze in questo profilo professionale, con l’obiettivo di inserire i partecipanti nelle aziende del distretto della concia (4 edizioni, 40 ore, 32 destinatari);

Per informazioni e iscrizioni il riferimento è Daniela Bucci: d.bucci@confartigianatovicenza.it, 0444/168587.

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