Welfare, Cattolica lancia il congedo parentale a ore

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Un altro passo avanti nella conciliazione tra vita professionale e privata in Cattolica Assicurazioni. Società e Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un’intesa per favorire il rientro al lavoro dopo la nascita dei figli, grazie alle nuove regole previste dalla normativa sull’orario. Si tratta di un ulteriore tassello della strategia di Work Life Balance, ovvero l’equilibrio tra prestazione lavorativa ed esigenze personali e familiari di ciascun dipendente, portata avanti negli ultimi mesi dal Gruppo, che si aggiunge ai precedenti due accordi siglati ni mesi scorsi: il Welfare 2017 che prevede un bonus a rimborso delle spese scolastiche, culturali e socio-assistenziali sostenute dai collaboratori, e lo Smart Working che offre la possibilità, in alcuni giorni della settimana, di lavorare fuori dai consueti spazi dell’ufficio. Il nuovo progetto di «congedo parentale ad ore» dedicato soprattutto alle mamme, ma che coinvolge anche i papà, permette di riprendere l’attività in azienda con gradualità dopo la gravidanza, organizzando in modo più efficace e sostenibile il ritorno professionale.

Cattolica tra lavoro e famiglia

La novità è che la cosiddetta «maternità facoltativa», pari a sei mesi consecutivi o a 180 giorni frazionati nel corso dei primi sei anni di vita del bambino, che scattano una volta utilizzata quella «obbligatoria», potrà essere usata anche a ore e non più a giorni, evitando la sensibile riduzione dello stipendio e sostenendo quindi il reddito familiare. Una volta terminata la fase «obbligatoria», inizia un periodo facoltativo nel quale lo stipendio si riduce al 30 per cento, a carico dell’Inps. Con il nuovo sistema, invece, le mamme o i papà potranno, già dal quarto mese del bambino, rientrare al lavoro con un minimo di mezza giornata di presenza, pur rimanendo assunti con un contratto full time. «L’accordo», spiega Samuele Marconcini, direttore Hr e Organizzazione del Gruppo Cattolica Assicurazioni, «consentirà alle colleghe e ai colleghi di lavorare alcune ore al giorno, equilibrando l’impegno di lavoro quotidiano con il tempo richiesto dalla famiglia. Ciò significa venire incontro alle nuove esigenze famigliari e al contempo non perdere contatto per vari mesi con la vita della Compagnia, con il vantaggio di garantire una continuità professionale nel percorso di carriera e di contenere la diminuzione del reddito».

«Andiamo incontro alle esigenze»

«Negli ultimi cinque anni», afferma Marconcini, «abbiamo registrato mediamente nel Gruppo 50 nascite l’anno. Pensiamo di andare incontro alle esigenze delle neomamme e anche dei papà, che potranno conciliare al meglio i loro impegni professionali e familiari. Grazie all’intesa compiamo un ulteriore salto di qualità nel rapporto con le Organizzazioni sindacali, improntato alla trasparenza e alla costruzione di condizioni di lavoro sempre più avanzate, come abbiamo già visto con l’accordo sul Welfare e sullo Smart Working».

Ti potrebbe interessare