Lovato Gas, la Regione media contro la chiusura dello stabilimento di Vicenza

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Incontro in Regione Veneto fra i lavoratori della Lovato Gas di Vicenza, i rappresentanti sindacali di Cgil e Fiom e l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. Che assicura: «La Regione Veneto segue con attenzione e preoccupazione le sorti della Lovato Gas di Vicenza: il tavolo di crisi si sta adoperando per verificare con l’amministratore delegato e la proprietà del gruppo Landi Renzo il possibile riposizionamento strategico della società nella produzione e nei mercati».

Lo stabilimento vicentino è mobilitato da un mese contro la chiusura annunciata dalla proprietà, il gruppo Landi Renzo. «La Regione si è schierata a fianco dei lavoratori» spiega Morgan Prebianca della segreteria provinciale Fiom-Cgil, accompagnato il 19 ottobre a Venezia da Giampaolo Zanni, segretario generale Cgil Vicenza, Maurizio Ferron, segretario di Fiom-Cgil Vicenza. «Ha concordato che il piano del Gruppo Landi, a cui appartiene la Lovato Gas – prosegue Prebianca –, non ha un senso logico né industriale. L’incontro è stato molto proficuo e da oggi inizierà un percorso anche con la Regione che porterà ad incontrare, prossimamente, pure l’azienda».

I 110 lavoratori, per l’80 per cento donne, presidiano la fabbrica 24 ore su 24. «Noi non molliamo – conclude il sindacalista -, sia chiaro: le linee produttive non usciranno dalla azienda, le difenderemo anche fisicamente. Siamo pronti pure ad occupare la fabbrica. Non arretriamo di un millimetro ancora una volta chiediamo alla Landi Renzo Group di discutere con noi come tener aperta la Lovato».

L’assessore Donazzan aggiunge: «Sono già in contatto con il ministro del Lavoro Poletti, che sta seguendo questa vertenza che non interessa solo lo stabilimento vicentino. Sono intenzionata, infatti, a coinvolgere nella gestione della crisi anche l’amministrazione regionale dell’Emilia Romagna, dove ha sede la capofila del gruppo, perché anche il polo di Reggio Emilia è interessata dall’operazione di ridimensionamento degli organici e di riposizionamento della società».

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