Fantic Motor, furto da oltre 80mila euro. E i ladri scelgono il nuovo modello

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Furto alla Fantic Motor di Dosson di Casier, in provincia di Treviso. Ma i ladri, nella notte fra il 18 e il 19 ottobre, non hanno agito a caso: a sparire sono una ventina di biciclette elettriche top di gamma, molto costose, per un valore della refurtiva stimato fra gli 80 e i 100mila euro. «Bisogna proprio dire che i ladri si stanno specializzando: hanno scelto le nostre biciclette elettriche top di gamma, le XF1 Trail, l’ultimo modello che abbiamo lanciato meno di un anno fa e che ha già sfiorato i 3mila esemplari venduti, con un prezzo di listino di 3.680 euro». Questo il commento a caldo di Mariano Roman, amministratore delegato di Fantic Motor, dopo il furto che questa notte ha colpito il magazzino della storica casa motociclistica.

Mariano Roman

Mariano Roman

Un primo conto del valore della refurtiva, ancora in corso, porta a stimare fra 80 e 100mila euro il danno subito. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, i malintenzionati sarebbero entrati da un capannone confinante, dove è in corso un cantiere di ristrutturazione, hanno saltato la rete di recinzione e sono entrati scassinando una serratura nel magazzino, disattivando i sistemi di sicurezza.

«Hanno avuto il tempo di guardarsi intorno e hanno scelto i prodotti migliori – spiega Vittorino Filippas, responsabile per lo sviluppo di nuovi business –. Hanno portato via una ventina di bici elettriche di tipo XF1 Trail, l’ultimo modello full suspended, cioè biammortizzato, di bici elettrica della Fantic: un modello che va letteralmente a ruba. Monta un motore tedesco Brose, il top di potenza per i motori per bici elettriche con 90 newton metro di coppia, batteria da 630 Wh che consente 200 chilometri di autonomia, due sospensioni Rock Shox che la rendono adatta per percorsi fuori strada, cambio con 11 velocità».

Famosa a livello mondiale per il suo Caballero, da poco tornato in produzione, Fantic Motor ha allargato la propria gamma al mercato delle biciclette elettriche. Nel 2014 è stata rilevata da VeNetWork, società per azioni che riunisce 56 imprenditori veneti impegnati nel finanziamento e sviluppo di re-startup e nuove imprese. Nel 2016 ha superato i 10 milioni di euro di fatturato, raddoppiato rispetto ai circa 5 milioni del bilancio 2015 e decuplicato a confronto con un milione di euro di ricavi raccolti nel 2014. L’azienda è tornata in terreno positivo, chiudendo l’anno con un utile di 260mila euro.

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