Due Carrare, scontro Narduolo-Cetera sul centro commerciale

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Il centro commerciale a Due Carrare «non s’ha da fare». S’infittisce lo scontro, ce ne fosse stato bisogno, sul nuovo centro commerciale promosso da Deda srl. Botta e risposta a stretto giro di posta fra Giulia Narduolo, deputato Pd, e Rodolfo Cetera, Ad di Deda. Narduolo, infatti, aveva sbandierato una risposta ad una sua interpellanza del minsitro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che – secondo lei – metteva la pietra tombale sul progetto.

Per Cetera, invece, non è così: «Quando si estrapolano solo le frasi favorevoli e si omettono quelle sfavorevoli alle proprie tesi, non si rende un buon servizio all’opinione pubblica. Il comunicato attraverso il quale un deputato ha dato conto della risposta ministeriale alla sua interrogazione è parziale e incompleto». E ancora: «Quella di ieri è stata un’opera di disinformazione: nel testo integrale della risposta del Ministero ci sono scritte anche altre cose. Per esempio, che “urbanisticamente l’insediamento commerciale risulta conforme al vigente strumento di piano attuativo e vi è già un piano di lottizzazione approvato e convenzionato”. Oppure che “sotto il profilo delle tutele derivanti dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, l’ambito di insediamento non risulta ad oggi sottoposto ad alcun vincolo”. O ancora, che “l’area del Centro Commerciale non ricade all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei” (ne dista 1.000mt!). Anche il passaggio della risposta dove il Ministero afferma che non ha competenze dirette sulla fattibilità dell’opera, visto che non sussistono “tutele culturali e paesaggistiche” non compare nella sintesi distribuita ieri con tanta enfasi».

«Non vogliamo fare polemica con un singolo parlamentare ma, come da mesi a questa parte, speriamo in un po’ di onestà intellettuale nei confronti del nostro investimento a Due Carrare intorno al quale la bassa padovana si gioca un’opportunità di rilancio e sviluppo che tutte le componenti economiche e sociali della zona dovrebbero essere felici di cogliere – conclude Cetera -. Le frasi apparentemente “contro” l’iniziativa contenute nel testo ministeriale sono tutte al condizionale e soprattutto, fatte precedere da una premessa che spiega molto, se non tutto: la risposta all’interrogazione è stata costruita dagli uffici del ministero “allo stato delle informazioni disponibili”: che erano e sono obsolete e superate dal nuovo progetto».

 

 

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