Aldo Marturano eletto nuovo segretario Cgil Padova

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Aldo Marturano è il nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Padova. Sostituirà Christian Ferrari, che dallo scorso settembre ricopre la carica di segretario generale della Cgil Veneto. Ad eleggerlo oggi l’assemblea provinciale del sindacato, a cui hanno partecipato il segretario generale nazionale Susanna Camusso e il regionale Christian Ferrari. Marturano ha una lunga militanza sindacale, iniziata nel 1991, che lo ha portato a svolgere ruoli di primo piano prima come segretario generale della funzione pubblica e poi come segretario organizzativo della confederazione. È sposato e ha un figlio.

Il nuovo segretario ha fatto il punto sulla situazione della provincia, partendo dai dati della disoccupazione, passata in pochi anni (dal 2007 al 2016) dal 3,1% all’8%, penultimo posto tra le province venete, con prestazioni occupazionali migliori solo a Rovigo. «Questo ci interroga – ha sottolineato Marturano – sulle caratteristiche del nostro tessuto produttivo, principalmente votato ai servizi e al terziario, con alcune eccellenze industriali e pubbliche e con la maggior parte delle realtà, di piccole dimensioni, che hanno affrontato le difficoltà di questi anni navigando a vista e, non di rado, soccombendo. L’alta padovana, un’area a vocazione industriale, dove si genera un quarto del Pil padovano, ad alta intensità di occupazione, è stata comunque interessata da chiusure e ristrutturazioni importanti, che hanno interessato soprattutto il settore metalmeccanico. La Bassa, in cui la crisi è stata particolarmente feroce, al punto da determinare una e vera e propria desertificazione industriale, con la chiusura di due delle tre cementerie storiche e la sostanziale scomparsa del settore del legno, costituito da tante piccole aziende artigiane incapaci di fare sistema. Infine la grande Padova, città e cintura urbana, dal dopoguerra in poi votata ad un intenso sviluppo imprenditoriale anche grazie alla costituzione della Zip, oggi ha perso la vocazione industriale affermandosi nel terziario, in particolare nella logistica».

«La questione di fondo – ha proseguito il neo segretario – è fin troppo nota: abbiamo una piccola parte di Industria che in questi anni ha investito in innovazione, in tecnologia, in formazione, accrescendo il fatturato e diventando leader negli ambiti di competenza, dalla siderurgia agli imballaggi, dalla farmaceutica al vetrario, per citare alcuni esempi. A queste si aggiungono aziende che continuano ad avere mercato ma, senza avviare processi di cambiamento che le proiettino nel futuro, incidono sulla qualità del lavoro, aumentandone il carico, l’insicurezza, la precarietà. Infine le piccole e piccolissime aziende dove più forti sono la sofferenza e la vertenzialità con i lavoratori. Per rilanciare il nostro tessuto produttivo non è più rinviabile una seria politica industriale, nazionale, regionale e locale, finalizzata a stimolare l’aggregazione e una produzione di qualità; è altrettanto necessaria una politica economica che faccia ripartire la domanda interna, unico volano per tornare a crescere».

La Camera del lavoro di Padova, ha detto Marturano, ha visto una crescita degli iscritti di almeno il 5% negli ultimi tre anni.

Ti potrebbe interessare