Artigiani, il business del benessere allontana la crisi

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Anche in Veneto cresce l’attenzione per la bellezza ed il benessere: le imprese artigiane del settore che ne rappresentano quasi l’87, 3% con 11.543 aziende su 13.222 attive – crescono quasi del 2% negli ultimi cinque anni, grazie soprattutto all’aumento consistente dei Centri per il Benessere +60% e gli Istituti di bellezza (quasi 15% in più). Bene anche i servizi di manicure e pedicure (+5,6%). Questi gli highlights dell’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto che ha usato i dati di Unioncamere-Infocamere Registro delle imprese al 30 giugno scorso, confrontati con lo stesso periodo del 2012. La crescente attenzione dei veneti – e degli italiani – alla cura del corpo, al benessere ed all’immagine, che sempre più guarda ai dettagli come nel caso della nail art di tendenza, è certamente alla base della crescita del settore nel periodo. Una situazione purtroppo che non si riscontra anche nello “zoccolo duro” del comparto, che conta a fine giugno in regione quasi 8.800 imprese – quasi tutte artigiane 8.379 -, rappresentato dai saloni di barbiere e di parrucchiere, pari al 72,6% del totale. «I saloni di acconciatura in regione – spiega Tiziana Chiorboli, Presidente di Confartigianato benessere del Veneto – negli ultimi 5 anni sono calati del -1,8% -159 in meno in valore assoluto-. Un forte tributo sull’altare dell’abusivismo, vera piaga del settore, che per giunta si intensifica in fasi economiche di difficoltà. Stimiamo che in regione gli acconciatori abusivi siano tanti quanti quelli in regola. Una situazione inammissibile».

Benessere, Veneto terza regione in Italia

Tornando ai numeri il Veneto è terza in Italia tra le regioni in cui le imprese che si occupano della cura della persona sono più diffuse: prima è la Lombardia con 26mila attività registrate seguita a distanza dal Lazio (quasi 15mila) e la nostra Regione con oltre 13mila. In termini di variazione percentuale nei cinque anni considerati, però, il Veneto è lontano dai vertici con il suo +1,8% complessivo. Al primo posto si incontra il Lazio (+9,7%), seguito dalla Sardegna (+7,6%), dal Friuli Venezia-Giulia e dalla Calabria (+5,9% entrambi), quindi dalla Toscana (+5,8%). A livello provinciale, il primato in termini di numerosità delle imprese del settore va a Verona dove l’industria della bellezza artigiana conta 2mila424 attività, seguita da Vicenza (2.197) e Padova (2.158). Le tre province ai vertici della classifica in termini di aumento percentuale delle attività appartenenti a questo comparto tra il 2012 e il 2017 risultano essere invece: Venezia +2,8%, Treviso e Padova entrambe con un +2,6%. «Questa estate – conclude Valeria Ferron Presidente dell’estetica regionale – abbiamo assistito ad un importante quanto atteso servizio di controllo sui litorali da parte delle forze dell’ordine alle quali va il nostro plauso per il contrasto alla contraffazione ed alla difesa del made in Italy, importante fonte di occupazione. Ci piacerebbe ora riscontare questo impegno anche durante l’anno tra le vie delle nostre città per debellare il fenomeno degli acconciatori ed estetisti abusivi e quella rete di saloni stranieri che sono palesemente fuori norma».

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