Prezzi, Veneto ottava regione più cara d'Italia (Venezia è quarta)

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L’Istat conferma i dati preliminari dell’inflazione di luglio ed il rallentamento dei prezzi a +1,1%, da +1,2% di giugno. Nessuna novità, quindi. «Purtroppo gli italiani in vacanza non hanno beneficiato del rallentamento dei prezzi. Come al solito si specula allegramente su chi va in ferie. Gli aumenti registrati sono inaccettabili. In un solo mese, da giugno a luglio, ci siano stati rialzi del 12,5% per il Trasporto aereo passeggeri, del 13,2% per il Trasporto marittimo, del 21,6% per i Villaggi vacanza e campeggi e del 15,1% per i Pacchetti vacanza nazionali (+15,1%)» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «Solo il trasporto ferroviario è rimasto stabile, anche se su base annua registra un rialzo del 7,7%, mentre gli Alberghi sono lievemente calati (-1,3%), anche se nei dodici mesi l’incremento è ragguardevole: +5,3 per cento» conclude Dona.

Resi noti oggi, invece, i dati relativi all’inflazione dei capoluoghi di regione e delle regioni, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia e la classifica delle regioni più costose (cfr. tabella n. 3), in termini di aumento del costo della vita. «La città con i maggiori rincari si conferma, come sempre, Bolzano. Seguono Trento e Genova. Rispetto alla media italiana, una famiglia di Bolzano ha un rialzo del costo della vita triplo. Per una famiglia di 4 componenti si ha una spesa supplementare su base annua di 1.287 euro, contro una media per l’Italia di 425 euro» prosegue Dona.

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Bolzano è la città più cara

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, infatti, in testa alla classifica delle città più care, in termini di maggior spesa, si conferma Bolzano, dove l’inflazione del 2,3% si traduce in una stangata aggiuntiva, per una famiglia di 4 persone, pari a 1.287 euro su base annua. Segue Trento, dove il rialzo dei prezzi dell’1,8% determina un aumento del costo della vita pari a 919 euro e Genova, dove l’inflazione dell’1,8% comporta un aggravio annuo di spesa di 805 euro.

In testa alla top ten delle regioni più costose, in termini di rincari, il Trentino Alto Adige, dove l’inflazione del 2% significa, per una famiglia di 4 persone, una batosta pari a 1081 euro su base annua. Segue la Liguria, new entry in questa classifica, dove l’incremento dei prezzi pari all’1,8% implica un’impennata del costo della vita pari a 724 euro e la Toscana, dove l’inflazione dell’1,5% genera una spesa annua supplementare di 685 euro.

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