MyMenu, la startup padovana dei pasti a domicilio tocca 6mila consegne al mese

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

La startup padovana delle consegne dei pasti a domicilio MyMenu raggiunge le 6mila consegne nel mese di giugno 2017. E chiude il 2016, terzo anno di esercizio, sfiorando 1 milione di euro di fatturato, con una crescita del 140% sull’anno precedente. Questi i numeri diffusi dall’impresa, fondata dal giovane imprenditore padovano Edoardo Tribuzio, laurea alla Bocconi in business administration in tasca. Crescita che si accompagna con un aumento degli addetti alle consegne, oggi oltre 100 nelle sei città dove l’azienda opera: oltre a Padova, Verona, Modena, Bologna, Brescia e Reggio Emilia.

«No ai voucher, solo contratti»

Scelta precisa, quella di non pagare i rider in motorino con voucher, ma con contratti certificati. «In un mondo in cui spesso le aziende sono state lambite da sospetti di sfruttamento della manodopera con i ragazzi in motorino che sono pagati a voucher o peggio – spiega Tribuzio – noi abbiamo cambiato passo, con una nuova formula contrattuale che rispetta a pieno le norme vigenti in materia giuslavoristica ed è stata certificata dall’Università di Padova in qualità di ente delegato alla certificazione dei contratti. Per i driver, un numero in continuo aumento e forza motore nella quale l’azienda ha sempre investito e riposto la propria attenzione, anche una serie di vantaggi in centri sportivi, negozi e altro che vengono messi a disposizione grazie alle sempre più convenzioni sottoscritte ad hoc».

I clienti sono tipicamente i ristoranti che utilizzano la app per connettere i clienti da casa con le proprie cucine: 33 i ristoranti partner a Padova, 22 a Bologna, 24 a Brescia, 20 a Modena, 30 a Reggio Emilia e altrettanti a Verona. L’obiettivo è di allargare il servizio a tutta Italia.

Ti potrebbe interessare