Zoppas: «Industria 4.0, servono misure strutturali»

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«Le misure del Piano Industria 4.0 devono diventare strutturali. Dei veri strumenti di politica economica del governo per la crescita del Paese». A dirlo, il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas che ritorna sul tema a seguito del possibile taglio degli incentivi ventilato dal ministro Calenda. «Il Piano Industria 4.0 (al momento prorogato a giugno 2018) è sicuramente tra le misure governative più apprezzate dalle imprese – analizza Zoppas -, di più, è ciò che le imprese aspettavano da almeno 30 anni. Questo perché è nato sul campo, è estremamente concreto ma soprattutto perché delinea una chiara visione strategica da parte del Governo per lo sviluppo industriale del Paese».

E ancora: «Se i dati dettagliati di quanto Industria 4.0 abbia inciso in Veneto sono in fase di elaborazione, possiamo già dire con certezza che oltre 1000 aziende si sono rivolte ai desk delle territoriali per avere consulenza sugli adempimenti relativi all’iperammortamento e al credito d’imposta. D’altro canto anche la fotografia congiunturale scattata da Unioncamere che vede un +4% della produzione in Veneto nel primo trimestre del 2017 rispetto all’analogo periodo 2016 con una ripartenza delle vendite all’estero del +5,2%, rileva l’effetto avuto su questi risultati degli incentivi messi in campo. Di fronte a questo quadro sono due gli obiettivi che dobbiamo ancora porci: rendere pienamente consapevoli di queste opportunità tutte – fino all’ultima – le migliaia di Pmi che costituiscono la linfa del nostro tessuto imprenditoriale; capitalizzare e rendere solida questa timida ripresa, per non ritrovarci nel giro di pochi anni a guardare nuovamente i mercati dal fondo di un burrone. Per centrarli è necessario che questo pacchetto di misure (per quando abbiano un orizzonte allungato) diventino strutturali. Dei veri strumenti di politica economica del governo per la crescita del Paese».

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