Trading, il CySEC: «Pronti a vietare le opzioni binarie»

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L’iFX EXPO è uno dei più importanti eventi nel settore del trading e quest’anno si è svolto a Cipro. Uno dei lasciti più significativi dell’edizione 2017 è l’affermazione del CySEC di un possibile divieto totale sulle opzioni binarie. «Stiamo considerando di vietare le opzioni binarie, ma siamo ancora in fase di consultazione», ha affermato il presidente del CySEC, Demetra Kalogerou, un’affermazione che messo in allerta l’intero settore delle opzioni binarie, soprattutto per il fatto che a rilasciare la dichiarazione è stato uno degli enti regolatori più popolari al mondo.

Negli ultimi anni il CySEC e altri enti regolatori finanziari hanno indurito molto le leggi che regolano forex e opzioni binarie, in risposta alle numerose accuse di frode provenienti da clienti danneggiati, specie nel campo del trading binario. Nel settore del forex abbiamo già visto cambiamenti per limitare la quantità di leva offerta ai clienti e i bonus di trading. Il MiFID propone anche molte altre modifiche, con lo scopo comune di rendere tutte queste industrie OTC (over the counter) un po’ più centralizzate.

L’ultimo commento del presidente della CySEC è il primo in materia di opzioni binarie, e va quindi preso seriamente. Quali effetti può avere sul mercato un totale divieto sulle opzioni binarie? Se l’ente regolatore cipriota imponesse un bando sulle opzioni binarie, ci sarebbero certamente delle conseguenze, ma non sarebbe comunque il primo. Belgio e Francia hanno già vietato tutti i mercati over the counter, forex compreso, l’Olanda ha vietato ogni forma di pubblicità su opzioni binarie e forex e in Canada, la Canadian Securities Administrators (CSA) sta considerando un’azione simile a quella olandese, oltre al fatto che la Israeli Securities Authority (ISA) di Israele, ha emanato una proposta di legge per sradicare completamente le opzioni binarie dal Paese. Tutto ciò fa parte della guerra globale sulle opzioni binarie, a cui il CySEC ha accennato di voler prendere parte. Essendo una delle istituzioni più popolari nella regolamentazione delle opzioni binarie, un divieto sullo strumento finanziario potrebbe paralizzare l’intero settore. Ma di certo non lo ucciderà. Quando l’Olanda ha vietato la pubblicità su opzioni binarie e Forex, il risultato è stato solo uno spostamento dei broker in clandestinità.

Nonostante il divieto, i broker possono ancora registrare clienti residenti in Olanda. Dal momento che l’industria è decentralizzata è potenzialmente impossibile chiuderla del tutto.Inoltre, un divieto potrebbe avere effetti negativi, dando ai broker non regolati l’opportunità di colmare il vuoto lasciato da quelli regolamentati e peggio ancora, potrebbe lasciare i trader in balìa di broker non regolamentati e senza scrupoli. Un approccio migliore sarebbe quello di adottare regole più severe, come ha fatto la CFTC Americana. Seguendo una ristrutturazione delle leggi che governano gli strumenti finanziari OTC attraverso il Dodd Frank Act, CFTC e SEC hanno imposto leggi più restrittive che hanno spaventato la maggior parte dei broker.

Grazie a supervisioni accurate e pene severe, i casi di frode si sono ridotti, lasciando operare solo i broker più affidabili. Al momento ci sono solo 2 broker di opzioni binarie regolamentati con licenza negli USA e i casi di frode si sono praticamente azzerati. Le intenzioni del CySEC sono certamente nobili e cercano di salvaguardare i residenti, ma un divieto sulle opzioni binarie potrebbe non portare ai risultati sperati. Nel frattempo comunque, alcuni dei top player più importanti dell’industria binaria come ad esempio 24Option e IQ Option, nati come soli broker di opzioni binarie, hanno già integrato o stanno integrando altri mercati nella loro offerta, come forex e CFD, segnale importante quindi di un radicale cambiamento nel settore.

La buona notizia è che non è ancora stato deciso nulla. Come ha affermato il presidente del CySEC, si stanno ancora consultando, probabilmente coinvolgendo anche alcuni dei maggiori broker di opzioni binarie.Indipendentemente dalla decisione, la cosa migliore da fare prima di iniziare ad investire, resta comunque quella di informarsi personalmente e in modo approfondito sui broker. Fonti autorevoli come Confrontobroker.it (qui il sito ufficiale) o Investire.biz (qui il sito ufficiale) sono portali specializzati che analizzano e segnalano quali sono i broker più affidabili e quelli da evitare. Se questi broker e l’ente regolatore troveranno un accordo più favorevole, il settore potrebbe rimanere attivo e addirittura prosperare, l’obiettivo finale comunque, è quello legittimo di proteggere trader e investitori.

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