Saldi al via, l'Unione Consumatori lancia il decalogo anti-truffe

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Dal primo luglio, partono in tutta Italia i saldi estivi, ma secondo Confcommercio i consumi in questi mesi sono stati piuttosto tiepidi e troppo flebili. «Giusto – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Italiana Consumatori – la spesa delle famiglie, che nel 2015 era risalita di un promettente +1,6%, è scesa a +1,4% nel 2016 ed è destinata ad uno scarso +1% nel 2017. Insomma le cose, invece di migliorare, peggiorano. Per questo, però, i commercianti avrebbero fatto meglio a mantenere gli sconti fatti nel gennaio 2015, quando si raggiunse il record dei ribassi».

Secondo la stima dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni dell’Istat, stimando il trend di quest’anno, Abbigliamento e Calzature registreranno un abbassamento dei prezzi del 21,5% in diminuzione sia rispetto a gennaio 2017, -21,7%, sia rispetto a luglio 2016, -22,1%, e ben lontani dal record raggiunto nel gennaio 2015, -23,4%. L’Abbigliamento, con un abbassamento dei prezzi del 21,8%, registra un ribasso nettamente inferiore a quello del gennaio 2015, pari a –23,4%. E così per la Calzature, da -23,6 a -21,3. «Insomma, dopo i ribassi record registrati nel gennaio 2015, i commercianti, a fronte di una leggera ripresa dei consumi, hanno iniziato a ridurre gli sconti. Ma per questi saldi estivi farebbero bene a ripensarci. Sono ancora in tempo…» prosegue Massimiliano Dona.

Ecco il decalogo dell’Unione Nazionale Consumatori:

Prodotti difettosi. Conservate sempre lo scontrino, è una prova per far valere i propri diritti. Non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione, a vostra scelta. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché manca la vostra taglia, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono) o, se preferite, ad una riduzione del prezzo.

No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi più svariati. E’ improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni articolo, di tutte le taglie ed i colori.

Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di più esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete così verificare se lo sconto praticato è reale ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.

Consigli per gli acquisti.

  • Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.
  • Datevi un budget.
  • Valutate la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone…). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.

Diffidate degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% spesso nascondono merce non esattamente nuova, o prezzi vecchi gonfiati (si aumenta il prezzo vecchio così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto).

Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, così da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.

Negozi e vetrine. Controllate il prezzo e non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale dello sconto, anche se in alcune regioni non è obbligatorio farlo. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di non acquistare i capi di abbigliamento che possono essere solo ammirati.

Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

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