Ecco Neox, nasce a Vicenza l'e-bike del futuro

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Un’e-bike vicentina sul tetto d’Europa. Premiata dalla giuria tedesca di Eurobike, la più importante fiera internazionale di settore, le neo-nata Neox, frutto di una progettazione e produzione interamente made in Italy, ha letteralmente sorpreso la stampa internazionale, che non si attendeva, non solo il successo di un’italiana, ma per di più di un e-bike, prodotta da un’azienda (vicentina), entrata nel mondo della pedalata assistita da solo 5 anni . Stupore lecito per molti, ma non per gli esperti del settore, ai quali, già da qualche mese, era balzata agli occhi questa bici elettrica, frutto di 4 brevetti internazionali, che sembra non avere né batteria, né catena.

La trasmissione infatti, generalmente visibile nelle altre e-bike, con in particolare, l’ingombrante presenza della batteria, è stata in questo caso celata nella struttura. Non appaiono neanche i tradizionali pignoni del cambio e la catena, grazie all’invenzione di un cambio elettronico sequenziale rotativo direttamente integrato nel motore di assistenza. Il che va a beneficio di una totale fluidità nel cambiare rapporti, senza rumori, né sensazioni tipiche di strappo. Ma anche di una facile trasportabilità, visto che se ne possono smontare, in 3 secondi, entrambe le ruote e senza sporcarsi le mani. Concept e tecnologia più vicini al mondo automotive che a quello delle e-bike.

Chiude il cerchio delle novità, la possibilità di utilizzare un antifurto, attivabile con codice Pin personale, che agisce bloccando il sistema meccanico e mettendo l’e-bike in folle. In questo modo qualsiasi malintenzionato si ritrova a pedalare a vuoto, senza che le pedivelle possano trasmettere il moto alle ruote. Valori unici, riconosciuti e premiati, dai 6 giurati tedeschi della fiera di settore che conta di più al mondo. Il Ceo dell’azienda vicentina, Fabrizio Storti, ha così commentato il premio: «Vincere alla più importante fiera europea è stata una bella soddisfazione. Questo, oltre a renderci fieri per il grande lavoro di ricerca e innovazione svolto nel corso di questi ultimi anni, dimostra che noi Italiani, a dispetto del contesto economico difficile, siamo ancora capaci di distinguerci ed emergere, anche in settori nei quali la principale nazione europea appare come leader».

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