Contamination Lab, UniPd e Ca' Foscari premiate dal bando del Miur

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Le università del Veneto si portano a casa un terzo delle risorse destinate dal Miur ai Contamination Lab (CLab) del Centro-Nord, spazi di contaminazione tra studenti e dottorandi di discipline diverse, che puntano alla promozione di nuovi modelli di apprendimento e allo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale e sociale. I risultati del bando “Creazione e sviluppo dei Contamination Lab e del Clab Network” sono stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Sui cinque milioni di euro messi a disposizione dal Miur, 1 milione 980 mila euro erano destinati ad università del Centro e del Nord Italia. Nel podio dei tre progetti giudicati migliori si trovano Padova e Venezia.

Al primo posto l’Università di Padova, che guadagna 300mila euro di finanziamento raccogliendo una valutazione di 79,4 punti e vede come referente Fabrizio Dughiero.

Al terzo posto – dietro l’Università di Trento – l’Università Ca’ Foscari di Venezia che ha diritto a un contributo di 299mila 863 euro, grazie a un punteggio di 76,5, e vede come referente Vladi Finotto.

La durata massima di ogni progetto è di 36 mesi e il finanziamento massimo concesso è pari a 300mila euro. I fondi sono a carico del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). La contaminazione, elemento centrale del progetto, potrà realizzarsi in diverse direzioni: tra studenti provenienti da corsi e dipartimenti diversi per condividere progetti e maturare nuove competenze; tra studenti e tra docenti di diversi dipartimenti, discipline e background.

Ma la contaminazione potrà essere anche con attori terzi del mondo produttivo come imprese, startup, investitori, camere di commercio, associazioni di categoria, poli tecnologici, cluster, ma anche istituti scolastici, istituzioni (locali e nazionali) e organizzazioni del terzo settore; con attori europei ed internazionali, per costruire partenariati e collaborazioni e favorire la mobilità degli studenti insieme al rafforzamento dei processi di internazionalizzazione delle università.

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