Tabacco: nasce Ont, l'alleanza dei produttori. Veneto protagonista

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Il Veneto, insieme a Campania, Umbria e Toscana, è protagonista della nascita di Ont, l’Organizzazione Nazionale del Tabacco che associa 1.019 produttori di tabacco per 6mila ettari coltivati e 60 milioni di fatturato. Ont è appena nata, riconosciuta da un provvedimento della Regione Campania, dopo un percorso cominciato nel 2016: si tratta della più grande Op (organizzazione di produttori) italiana nel comparto, che mira a contrattare da una posizione di maggiore forza con le multinazionali della sigaretta. La produzione supera i 25 milioni di chilogrammi in quattro regioni, nelle varietà del Flue Cured Virginia, del Burley, di tabacchi scuri (Havanna e Badischer Geudertheimer) e del Kentucky. A darne notizia è Coldiretti.

Ont nasce dall’alleanza di cinque cooperative, fra cui Opit, presieduta dal veronese Alberto Mantovanelli, è la più grande con oltre i 13 milioni di chili di produzione annua, 3.638 ettari coltivati e più di cento produttori associati, rappresenta i produttori veneti, umbri e toscani. Le altre cooperative aderenti sono Atas e C.T.S. (entrambe campane, della zona di Benevento), Burley Italia e Interlab (campane anch’esse, dell’area di Caserta).

«Una scelta – spiega Gennarino Masiello, presidente di Ont Italia – dettata sia da valutazioni di carattere giuridico, alla luce del nuovo quadro normativo europeo, ma soprattutto economiche, con l’obiettivo di accrescere il potere contrattuale attraverso una maggiore concentrazione dell’offerta e la commercializzazione diretta verso una più ampia platea di soggetti acquirenti. La nostra organizzazione diventa un soggetto del mercato in grado di contrattare senza intermediazioni, un esempio virtuoso di filiera corta agroindustriale. Un’organizzazione di produttori di queste dimensioni ottiene il risultato di garantire la rimuneratività dei prezzi e allo stesso tempo di alzare i livelli qualitativi».

«L’Ont Italia, grazie all’importante “accordo pluriennale” sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris Italia nel 2010 – spiega Alberto Mantovanelli, presidente di Opit – è un percorso innovativo, che ha contribuito a porre le basi per migliorare la conoscenza e la capacità di confronto con il mercato. Un valore che i produttori debbono investire per “crescere nella filiera” e avere un peso maggiore nella contrattazione. In questo senso si è ritenuto necessario l’ulteriore passo avanti sul piano dell’aggregazione economica e della rappresentanza del prodotto, per dialogare “direttamente” con tutti gli interlocutori disponibili sul mercato, avendo nelle mani la forza del conferimento totale del tabacco dei soci e della condivisione delle scelte operative”.

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