Scarpa, l'arte entra in azienda: mostra e installazione permanente

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Un’installazione permanente che accoglierà visitatori, dipendenti e fornitori all’entrata dell’azienda. Perché dove c’è voglia di innovare e rompere gli schemi anche «Artificare l’impresa» diventa possibile. Lo sanno bene alla Scarpa Spa: l’azienda di Asolo, leader mondiale nella calzatura da montagna, ha partecipato insieme ad altre aziende al progetto guidato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in partnership con l’altro ateneo del capoluogo veneto, lo Iuav.

Punto di arrivo dell’iniziativa «SportMuse. Innovare il marketing territoriale dello Sportsystem: Museo, Reti, Multimedialità e Design» è l’inaugurazione, sabato 25 marzo 2017, delle quattro installazioni della video artista Raffaella Rivi, che ha ripensato con opere interattive i brand di altrettante imprese della Marca.

Inaugurazione il 25 marzo a Montebelluna

L’appuntamento è per le 15.30 al Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva (vicolo Zuccareda 5, Montebelluna) per una piccola cerimonia di inaugurazione della mostra che poi, alle 18, aprirà i battenti al pubblico. L’esposizione «Artificare l’impresa», uno degli sbocchi di «Sportmuse», rimarrà aperta fino al 31 maggio.

Ma l’installazione che riguarda Scarpa non finirà la sua avventura: dopo l’esposizione, infatti, verrà posizionata in maniera permanente all’ingresso dell’azienda. L’opera, che verrà svelata solo sabato, rappresenta un grande cannocchiale dentro il quale il visitatore può guardare e vedere quattro video diversi che raccontano Scarpa e i suoi valori.

«L’installazione è una lettura dei valori della nostra azienda – spiega Cristina Parisotto –. Nell’opera di Raffaella Rivi vi è un cannocchiale, strumento che riduce la distanza e ricorda il nostro motto “nessun luogo è lontano”, e allo stesso tempo consente di guardare oltre. Così come vuole esserlo l’azienda: innovativa, tecnologica, all’avanguardia, e, soprattutto, un’azienda che guarda alle persone. Uno sguardo al territorio visto come un forziere di valori, conoscenze, cultura, arte, spesso invisibili e indivisibili, in un “fare” che è anche “agire”, per pensare il futuro con piena consapevolezza di sé. Il territorio è il campo di gioco in cui si realizza la sfida creativa, è il luogo dove l’innovazione si forma».

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