Effetto Trump sull'export veneto: con i dazi, a rischio 4,8 miliardi di euro

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Quali conseguenze avrebbero sull’economia del Veneto i dazi su alcune tipologie di merci europee annunciati dal presidente Usa Donald Trump? A tentare una risposta è l’ufficio studi della Cgia di Mestre, che ricorda come nel 2016 le imprese venete hanno esportato negli Usa – terzo Paese di destinazione dei prodotti veneti dopo Germania e Francia – beni per 4,8 miliardi di euro.

«È estremamente difficile prevedere cosa potrebbe succedere – commenta il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – ma di una cosa siamo certi: per le aziende venete, nel medio periodo, lo scenario del commercio internazionale rischia di peggiorare. Se oltre agli effetti protezionistici di Trump teniamo conto che molti problemi li subiremo anche con la Brexit e con il perdurare dell’embargo alla Russia il contraccolpo potrebbe essere molto pesante, soprattutto in quei settori dove è fortissima la nostra vocazione all’export».

I prodotti veneti più amati negli States

I macchinari, l’occhialeria, le bevande, le calzature e i mobili sono i prodotti veneti che negli States vanno per la maggiore. Costituiscono oltre il 58% del totale delle esportazioni venete negli Usa che nell’ultimo anno (2016 su 2015) sono aumentate del 3,7 %.

«Sulla base di queste riflessioni – conclude il segretario della Cgia di Mestre Renato Mason – il prospettato cambio di rotta delle politiche commerciali della nuova amministrazione Trump potrebbe rivoluzionare gli accordi commerciali tra Usa e Unione europea. Il suo obbiettivo è chiaro: proteggere i lavoratori americani e aumentarne i salari a scapito del libero mercato e della qualità dei nostri prodotti».

Ti potrebbe interessare