Produzione industriale veneta +2,5% nel 2016

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È cresciuta del 2,6% la produzione industriale nel quarto trimestre del 2016 in Veneto. Il dato medio relativo all’intero anno 2016 è di un incremento del 2,5%, in aumento rispetto al ritmo di crescita toccato nel 2015 che era stato del +1,8%. I dati dell’indagine VenetoCongiuntura promossa da Unioncamere Veneto – effettuata su un campione di 1.730 imprese con almeno 5 addetti – sono positivi ma si inseriscono in un anno complessivamente difficile per l’industria regionale.

«Se nel complesso il saldo fra iscrizioni e cessazioni di imprese è stato positivo di 331 unità, nel settore industriale le cessazioni hanno superato le iscrizioni generando un saldo negativo di 1.178 unità» commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto.

Produzione, meglio le imprese medio-grandi

Sotto il profilo dimensionale l’indicatore ha mostrato la performance migliore nelle imprese di medio-grandi dimensioni con un aumento del +3,2%; seguono le piccole imprese e le micro imprese con crescite del +2,2% e +0,6%. La crescita più marcata riguarda i beni di investimento (+5,3%), a seguire i beni di consumo (+2,3%) e i beni intermedi (+1,8%).

Soffrono tessile e mobilifici

La tendenza è positiva per tutti i settori, ad eccezione del tessile, abbigliamento e calzature (-1,1%) e legno e mobile (-0,5%). Al vertice della classifica si trovano i comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+4,6%), mezzi di trasporto (+4%), metalli e prodotti in metallo (+3,4%) ed alimentare e bevande (+3,3%).

Nel quarto trimestre 2016 è aumentata anche la quota di imprese che registrano incrementi dei livelli produttivi (47% contro il 45% del trimestre precedente) e si è ridotta al 29% (dal 31%) la quota di quelle che dichiarazioni variazioni negative della produzione. Il tasso di utilizzo degli impianti è risultato stabile attestandosi al 74,5%.

I valori massimi riguardano i settori della carta e stampa (79,5%) e dell’alimentare (75,4%), mentre al di sotto della media regionale si collocano marmo, vetro e ceramica (64,5%) e mezzi di trasporto (63,8%). Il livello di giacenze dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 53% delle imprese industriali, mentre per il 6% le giacenze sono in esubero e il 32% non tiene giacenze.

Fatturati e ordinativi, bene meccanica e trasporti

Il fatturato totale delle imprese inserite nell’indagine ha evidenziato una dinamica positiva del +2,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, in aumento rispetto alle variazioni del terzo trimestre (era +1,3%). La performance migliore ha riguardato le micro imprese (+2,6%) seguite dalle piccole e dalle medio-grandi (+2,4% e +1,8%).

Spiccano le dinamiche positive delle macchine ed apparecchi meccanici (+5,8%), dei mezzi di trasporto (+5,4%) e dell’alimentare (+4,2%). Il comparto del tessile e abbigliamento una variazione particolarmente negativa (-2,9%) seguito da legno e mobile e gomma e plastica (rispettivamente -0,8% e -0,7%).

La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile all’andamento positivo del mercato interno che ha registrato un +2,6% dove in particolare emerge la crescita delle macchine ed apparecchi meccanici (+7,2%), dei mezzi di trasporto (+5,9%) e della carta e stampa (+5,7%). Al contrario le vendite all’estero hanno registrato una dinamica debole (+1,3%), trainata dalle medie imprese (+3,1%) e dai settori alimentare, bevande e tabacco (+8,4%) e mezzi di trasporto (+7,5%).

Anche l’evoluzione degli ordinativi premia i settori della meccanica e dei mezzi di trasporto. Performance positiva (+2,7%) per gli ordinativi, in aumento rispetto a quella precedente (+1,3%). A livello dimensionale sono risultate migliori le medio-grandi imprese (+3,3%), seguite dalle piccole (+2,1%) e micro (+1,9%). Fra i settori brillano ancora una volta i mezzi di trasporto (+7,8%) e macchine ed apparecchi meccanici (+6,2%), negativa di nuovo la variazione del tessile, abbigliamento e calzature (-1,2%) e gomma e plastica (-1%).

Ancora in crescita l’andamento degli ordinativi dal mercato interno con un +2% (era +1,1% nel trimestre precedente) con variazioni positive messe a segno soprattutto dai mezzi di trasporto (+7,5%), carta e stampa (+4,9%) e macchine elettriche ed elettroniche (+4,6%). Più pronunciato l’aumento degli ordinativi esteri (+3,8%) rispetto al +1,5% dello scorso trimestre, trainato dalle medio-grandi imprese (+4,5%). A livello settoriale spiccano macchine ed apparecchi meccanici (+8,2%), mezzi di trasporto (+8,1%), alimentare, bevande e tabacco (+6,2%). Variazione negativa invece per i comparti della carta e stampa (-7,7%), legno e mobile (-3%), marmo vetro e ceramica (-2,9%).

Occupazione, alimentare e bevande al top

Nelle imprese manifatturiere l’occupazione ha registrato un aumento del +2,3%, rafforzando la tendenza del trimestre precedente (+1,7%). La dinamica è ascrivibile in primis alle medio-grandi (+2,7%) e piccole (+2,4%) imprese. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione ha riguardato il comparto alimentare e bevande (+8,3%), marmo, vetro e ceramica (+3,9%) e metalli e prodotti in metallo (+3,7%).

Previsioni negative per il 2017

Tornano negative le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Fatta eccezione per gli ordini esteri, dove il saldo si attesta a +6,5 punti percentuali contro il -0,2 p.p. precedente, tutti gli altri indicatori mostrano una tendenza riflessiva: ordini interni -8,7 p.p. (era +0,2 p.p.); fatturato -4,7 p.p. (era +4,7 p.p.); produzione -4,4 p.p. Stabili le aspettative per l’occupazione con -3,5 p.p.

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