Porto di Venezia, si chiude il mandato di Paolo Costa

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Paolo Costa ha salutato il Porto di Venezia, di cui è stato presidente dell’Autorità Portuale dal 2008, con una conferenza stampa il 27 febbraio 2017. Il nuovo incarico di Costa, ex sindaco della città lagunare, sarà alla Fondazione Venezia, nel cui consiglio generale il primo cittadino Luigi Brugnaro l’ha designato a rappresentare il Comune di Venezia.

Costa ha ricordato i risultati raggiunti alla guida dell’Autorità Portuale ma anche sottolineato alcuni risultati non raggiunti. «Noi siamo il Paese in cui le leggi si scrivono ma poi non si rispettano, neppure da chi le scrive – ha detto Paolo Costa –. L’idea che non si possa scavare in laguna è una delle fesserie più grandi: scavare in maniera intelligente può solo fare bene. Ma anche il progetto delle Tresse presentato insieme al sindaco Brugnaro è valido. La situazione di stallo sulla crocieristica è responsabilità dei governi».

Ha poi aggiunto: «Lascio un porto uscito dalla crisi e dalla grande recessione, una struttura in grado di farsi valere sui mercati europei, riconosciuta in sé e parte di un’alleanza nord adriatica con Trieste, Fiume e Capodistria. Le prospettive sono chiare e la strategia dei prossimi anni è sostenuta dal sindaco Luigi Brugnaro. In questi anni il porto andava reinventato per essere competitivo sui traffici internazionali di container. O così, o rimanere a livello locale. Ci siamo riusciti risolvendo i due nodi principali: le difficoltà a fare entrare le navi e a far uscire le merci. Abbiamo dovuto impiegare risorse ingenti per portare al massimo la profondità dei canali. Investimenti per 500 milioni di euro, 232 milioni per gli escavi e 293 milioni per il potenziamento delle infrastrutture».

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