Le 10 professioni digitali che mancano in Italia, incontro alla Zambon

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

In Italia, rimane vacante il 22% delle posizioni aperte nel settore digitale. Il motivo? La mancanza di professionalità adeguate. I giovani occupati nel settore digitale sono solo il 12%, contro iI 16% della media europea. Sono i dati da cui prende le mosse la tavola rotonda “Le dieci professioni digitali che mancano in Italia”, in programma mercoledì 8 febbraio 2017 alle ore 18 presso Zambon Health&Quality Factory, in viale della chimica 9 a Vicenza. La organizza Fondazione Zoé, nell’ambito di un percorso finalizzato a far incontrare giovani e mercato del lavoro, fabbisogni delle imprese e mondo della formazione.

La tavola rotonda vede la partecipazione di Lorenzo Gottin, Ceo Develon srl che si occupa di strategie di comunicazione online, Paolo Gubitta, docente di organizzazione aziendale all’Università di Padova e direttore scientifico dell’area Imprenditorialità della Fondazione Cuoa, Enrico Maggi, ‎Ceo Opensymbol Srl società specializzata in Customer Relationship Management che ha al suo attivo oltre 200 progetti, e Sergio Novello, Sonepar Italia, azienda leader in Italia della distribuzione di materiale elettrico. Introduce Luca Primavera, direttore della Fondazione Zoé, coordinano Laura Cailotto e Luca Romano.

Professioni digitali, ecco le più richieste

Le tecnologie stanno cambiando il modello del lavoro e secondo stime della Commissione europea nel 2020 ci saranno in Italia 900.000 posizioni per professioni digitali non coperte. Università e imprese sono pronte a investire in questi nuovi settori? Quali sono le figure più ricercate?

Si va dell’user experience director che gestisce l’esperienza-utente all’interno di spazi complessi (virtuali e fisici), al data analyst esperto nella lettura e analisi dei dati, dal digital copywriter che gestisce contenuti pubblicitari su piattaforme digitali (siti web, piattaforme e-commerce), al community manager, addetto alla gestione di una comunità virtuale con i compiti di progettarne la struttura e di coordinarne le attività.

Ingresso libero, consigliata la prenotazione dal sito http://www.fondazionezoe.it. Per info: 0444 325064. Ampio parcheggio per le auto.

Ti potrebbe interessare